Pensioni «d'annata», è ora

Pensioni «d'annata», è ora Pensioni «d'annata», è ora naia di migliaia di decreti, la legge opportunamente assegna intanto pagamenti in acconto nella misura del 10% della pensione al 31 dicembre '89, sulla quale si basano anche gli aumenti perequativi normali. L'acconto sale al 15% dal 1992 e al 25% dal 1993, in attesa di fare i conti precisi quando saranno emanati i decreti. ERRORI DI CALCOLO E qui ci si accorge di avere clamorosamente sbagliato la mira. Gli acconti, nella quasi totalità dei casi, si rivelano superiori a quanto effettivamente dovuto. Così, se un pensionato al 31 dicembre '89 RIUQUIDAZIONI Apartire da ottobre lo Stato pagherà gli ultimi aumenti della legge 59/91 in favore delle pensioni d'annata. Si chiude così una vicenda che era partita molto bene e aveva suscitato i più ampi consensi dei pensionati ma che con il passare del tempo ha perso molto slancio. E che al termine ha finito per indispettire gli interessati. Le amministrazioni, come era intuibile, operano con molta lentezza per cui le prime effettive riliquidazioni per anzianità pregressa avvengono a partire dalla fine del 1993 (ancora oggi non sono state completate e chissà quando lo saranno) quando cioè i pensionati stanno riscuotendo gli acconti pari al 25%. GLI ACCONTI AUMENTI NEGATI Poiché le amministrazioni debbono riprendere in mano tutte le vecchie pensioni per rideterminare la misura della retribuzione e quindi debbono emettere centi¬ I demeriti della legge derivano soprattutto da interventi successivi che hanno mirato a diluire nel tempo gli aumenti che inizialmente erano stati previsti nel periodo luglio '90 - gennaio '94. La vicenda, invece, si chiuderà nell'ottobre '95, con un ritardo di ben 21 mesi. E si ha l'impressione che anche a ottobre la «coda» finale della legge finirà per deludere ancora i pensionati, per le ragioni che vedremo. RA11 TGR Economia " luiìi-Véri, h. 7,35 TG1 Pagina econòmica Lun.-Ven, h, 7,35 RAI 2 Lo sportello del cittadino Lun.-Ven. h. 10.30 TG 2 Economia Lun.-Ven.h. 13,25 RAIS Tgr - Ambiente e consumi Lun.-Ven. h. 12,15 MI manda Librano Mer.tt. 20,30 Money Une-Ven. h. 22,45 TELEMONTECARLO Prima che accada Ven, h. 21,30 TELELOMBARDIA Sorsa oggi Lun.-Ven.h. 19,40 RITE A Ivostri soldi Lun.-Ven.h. 10,30 TV SVIZZERA ITALIANA A conti fatti-Mer. h. 19,10 TELECAMPIONE PiazzAffari Mar.-Ven.h. 22 Business News Lun. - Ven. h. 22 aveva la pensione base di 1 milione di lire e sta riscuotendo acconti per 250 mila lire, con il decreto a mala pena arriva alle 160-200 mila lire al mese. Che fare? Bloccare tutto e chiedere indietro i soldi pagati in più? LEGGE DI SANATORIA Vince la tesi di «non calpestare la coda del cane che donne». Come si possono chiedere indietro somme che la stessa legge ha obbligato a pagare? Esce quindi una leggina di sanatoria: chi prende di più continua a ricevere di più senza obbligo di restituzione. E senza congelamento delle somme eccedenti, che perciò non vanno più restituite e non assorbiranno successivi aumenti pensionistici, diversi da quelli stessi della legge 59/91. DUE NUOVI RINVÌI Intanto, pressato dalle esigenze di bilancio, Ciampi blocca l'aumento di gennaio '94 e lo porta al 1" gennaio 1995. Proteste vivacissime degli interessati che, comunque, non smontano Berlusconi. Il quale, anzi, fa slittare di altri nove mesi il pagamento fissandolo al prossimo 1" ottobre. Molti ricorrono alla magistratura convinti di avere ragione, ma la Corte Costituzionale, con sentenza 99/95, raggela gli animi: il differimento rientra nella discrezionalità del Parlamento aDe prese con le poche risorse disponibili. Quindi i pensionati - è il pensiero della Consulta - se ne stiano buoni. E accettino di essere pagati con il rilardo indicato dalla legge. La decisione qui richiamata si riferisce allo slittamento del 1" gennaio '95 ma è chiaro' che una analoga decisione sarà presa dalla Corte se dovesse arrivare a Palazzo della Consulta anche l'ulteriore (previsto) slittamento di nove mesi. Mauro Salvi SCHEDA

Persone citate: Berlusconi, Ciampi, Mauro Salvi, Sorsa