Novara a un passo dal 26° tricolore di Renato Ambiel
Hockey pista: il club piemontese vanta un record che non ha eguali negli sport di squadra Hockey pista: il club piemontese vanta un record che non ha eguali negli sport di squadra Novara a un passo dal 26° tricolore Forse decisiva la gara di domani contro i monzesi NOVARA. L'Hockey Novara 6 a un passo dal suo 26° titolo tricolore. Un record che non trova Uguali, in Italia, negli sport di squadra. Lo potrà conquistare C.ià domani sera nella terza partita di finale play off, col Roller Monza, dopo che ha vinto le primi' due: 8-5 la gara d'esordio, in casa, e 5-2 sabato sera al Palasesto. Per i monzesi, impegnati davanti al loro pubblico, era l'unica occasione di riaprire il discorso scudetto. Ci hanno provato, si sono battuti con grande determinazione, attaccando a fondo lo squadrone novarese, per tutto il primo tempo, con un notevole dispendio di energie per trovarsi, al riposo, in vantaggio di un misero golletto messo a segno dall'argentino Ortis a metà tempo. Il Novara non si è scomposto. Ha continuato a tessere la sua tela badando a rallentare i ritmi della gara, impegnandosi con qualche sortita offensiva in contropiede nella convinzione che, alla distanza, gli avversari, senza possibilità di cambi, avrebbero finito per pagare, sul piano fisico, lo sforzo prodotto. Il lavoro ai fianchi che ha visto impegnati i fratelli Enrico e Massimo Mariolti, Amato e Crudeli, ha dato i suoi frutti. Ma si deve tener conto che il portiere dinegarti ha parato tutto. In apertura di ripresa, il tecnico ha inserito l'agile Bernardini, por Massimo, incre- montando cosi il movimento sotto porta e Rigo ha finito per sfiancarsi a tener dietro al «folletto». Proprio capitan Bernardini ha ristabilito la parità. Poi ci ha pensalo Amato a portare avanti i suoi. Ma il Monza non si e dato per vinto. E' riuscito a pareggiare con Alberto Michielon e a quel punto ha prodotto il massimo sforzo, Si trattava di stringere i denti e allora fuori lo spumeggiante Bernardini per far posto al potente Fabio Cairo così da garantire maggiore solidità alla squadra. Proprio l'argentino del Novara, con due autentiche bordate, ha fissalo il risultato definitivo. A Sesto era presente anche il tecnico della Nazionale Raul Micheli. «Sì. il discorso scudetto si esaurirà martedì a Novara - ha ammesso -. Onesta squadra è troppo forte, troppo superiore agli avversari sul piano individuale, tecnico c tattico oppoi può disporre di un dinegarti in più». Ma allora, se sono i più forti, porche non richiamare i Ma riotti, Amato, Crudeli, Bernardini in nazionale? Micheli ha allargato lo braccia con un sorriso ' eloquente, come a dire: «Ma non dipende mieti da me...». Pazienza, la loro nazionale, i novaresi ce l'hanno in casa. Mino Battisi ella era commosso. Ha proso il posto di Aguero a stagione iniziata e si a guidando la corazzata azzurra alla conquista del titolo. «Sì, tatticamonte siamo stati perfetti in ogni frangente. Adesso ponsò proprio che sia fallii. Vinciamo martedì oppoi festeggiamo ma guardiamo già avanti. Il mio obiettivo personale è un altro, lo stipole». Già, quella benedetta Coppacampioni. Il presidente Licitino Ubezio gongola e pensa già a preparare la l'osta di martedì: «Alla quale vorremmo partecipassero tutti i novaresi con Prefetto e sindaco in testa. Il nostro obiettivo è anche quello di riportare all'hockey il grande pubblico porche lo vittorie sono belle quando si possono festeggiare tulli insieme». Ma il grande pubblico, a Novara, asporta la Coppacampioni, una manifestazione fino ad oggi stregata por i colori azzurri. Ma il Novara non si arrende, ci riproverà la prossima stagione vislo che in Italia non ha proprio rivali. Renato Ambiel NOVARA. La grinta del bomber Franco Amato, elemento decisivo che ha portato il Novara a un passo dallo scudetto
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