«lo spumante lo stapperemo fra sei giorni»

«lo spumante lo stapperemo fra sei giorni» Il tecnico dei piemontesi preferisce rinviare la festa: negli ultimi 90' gli avversari lotteranno come leoni «lo spumante lo stapperemo fra sei giorni» Negli spogliatoi i compagni si complimentano col baby bomber RUSSI. Nessuna bottiglia di Asti spumante stappata negli spogliatoi. «Le toniamo tutte per la partita di ritorno di sabato prossimo. Questi del Russi hanno dimostrato di essere brutte gatte da pelare, meglio non cantare vittoria prima del dovuto», annuncia l'allenatore Gerardo Bochicchio. Ma si vede che ò soddisfatto. La vittoria in casa dei romagnoli lancia l'Asti verso il ritorno in serie D. Mancano ancora 90 minuti e poi sarà fatta. Il più festeggiato è naturalmente Davide Incardona, l'«eroe» della giornata: «Ha fatto tutto Beppe Falzone» mormora umile il ragazzo, che ò felice co¬ me può esserlo una riserva messa in campo che segna il gol decisivo al 91° minuto. «Ho visto quella palla invitante, ho tirato ed è andata bone. A 18 anni fare un gol per salire in D e davvero una soddisfazione enorme». Ha saputo di dover sostituire il titolare, Jacopo Mariani, solo a metà settimana: «Ho sentito una grande responsabilità. Non era facile prendere il posto di Jacopo. Dedico il gol a mio padre Francesco, al mister, e al mio primo allenatore. Mauro Burbello, che mi ha spinto a continuare. Avevo segnato il primo gol contro l'Arona nell'ultima giornata di campiona¬ to. Ma questo è più importante, davvero un'altra cosa». Il mister Gerardo Bochicchio non abbandona il realismo, e ribadisce il concetto: «E' una vittoria che vale ma non è decisiva. Adesso dobbiamo già pensare alla sfida di ritorno. La qualificazione non è per nulla scontata. Il Russi ha dimostrato di essere una grande squadra. Ha giocato molto bene. Noi siamo stati ordinati, creando loro qualche problema. Alla fine abbiamo avuto la fortuna di trovare il gol. Adesso non dobbiamo montarci la tosta. Sabato sarà ancora più dura. Comunque, onore al merito dei ragazzi. Non si deve dimenticare che siamo a fino stagione. Tutti hanno risposto con grinta ed impegno». Beppe Falzone, il bomber della squadra, in campo si è visto in versione «vate ispiratore»: «Festeggiare? No, ci penseremo sabato, a partita finita». Più realista di così. E racconta l'assist per Incardona: «Ho puntato deciso l'uomo in area. Ed ho centrato. Il merito del gol c di Davide. E' bravo. Sa tenero la palla. Con lui ho trovato subito l'affiatamento giusto. Abbiamo diviso il campo bene. Gli arancioni corrono molto, ma anche noi a fiato siamo ok. Anche al 91° in area riusciamo ad essere lucidi. Posso dire una co¬ sa? Sabato, allo stadio aspettiamo i tifosi». Renato Biasi, autore di una parata decisiva al '76 su una conclusione di Garbuglia: «Sì, devo dire che e stata una bella parata. Comunque non è ancora finita. Il Russi è la formazione più forte che abbiamo incontrato nello 47 partite di questo campionato». Marco Farello, 25 anni, astigiano, ha marcato il più pericoloso dei romagnoli Montanari: «Abbiamo disputato una splendida partita. Ci siamo difesi bene, quel gol finale è una ciliegina sulla torta. Il nostro segreto: siamo amici e giochiamo con il cuore». [e. a.)

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