«Formidabile quest'anno»

Gianmarco Calieri stila il bilancio della sua prima stagione da presidente del Torino Gianmarco Calieri stila il bilancio della sua prima stagione da presidente del Torino «Formidabile quesfanno» «Dal quasi fallimento alla quasi Uefa» TORINO. Il Toro ha concluso un anno interlocutorio ma, per moltissimi versi, soddisfacente. C'ò stato, è vero, il sogno-Uefa, svanito un po' malamente, ma molto più concretamente i dirigenti granata avevano programmato di ottenere una salvezza tranquilla (conquistata abbastanza agevolmente) in modo da poter gettare le basi, nell'anno successivo, per un obbiettivo più ambizioso. Il presidente, Gianmarco Calieri, traccia un bilancio del suo primo anno al vertice del club granata e guarda al prossimo campionato. Vediamo con quali intenzioni. Calieri, con quale aggettivo definirebbe il primo anno da presidente del Toro? «Un aggettivo non basta, ce ne vorrebbero almeno dieci. Però se proprio devo dirne uno solo, vada per stupendo. Sì, ò stata una stagione stupenda». La squadra ha meritato 10 e lode sino al derby d'aprile, poi 4. Concorda? «Eravamo partiti per rimanere in A, l'aver sognato la Uefa è stata già gran cosa. Comunque, è vero, nel finale i ragazzi si sono smarriti: sa, la salvezza sicura con largo anticipo, un pizzico di iella in alcune partite... Certo, il rimpianto, piccolo in verità, per non essere andati in Europa c'è: ma, al di là di tutto, credo che non l'abbiamo raggiunta per via della panchina, era troppo corta. Però, ripeto, con la situazione disastrosa che c'era è già tanto l'aver avuto una panchina. Adesso sarà di sicuro più adeguata, abbiamo comperato molto: il campo dirà se al molto abbiamo unito il buono». Già, 7 acquisti: dove li ha presi, lei che lamenta d'a- vere poche lire, i soldi per Hakan, Milanese, Bacci e per riscattare Maltagliati? «Chiaro, da Pessotto. I miliardi pacati dalla Juve hanno finanziato la nostra campagna che, suppergiù, direi quasi conclusa. L'ostate scorsa, per avere Pessotto, diedi al Verona un miliardo tondo tondo». L'ha rivenduto a sei volte tanto ottenendo in più il giovane Dal Canto. Però, questi continui affari con la Juve, l'estate scorsa diventarono bianconeri Fusi e Jarni, non entusiasmano la piazza. «Con 3-4 mila paganti a partita non si può faro diversamente. Sinché sarà così il Toro, ogni anno, sarà costretto a privarsi dell'elemento per cui l'offerta è ottima. Se poi Pessotto ò andato alla Juve è per una ragione semplice: era la società che dava di più. Se, putacaso, il Bari avesse sborsato una lira in più l'avrei venduto al Bari». I tifosi, buoni ma pochi, troppo pochi. E' un lamento storico, già Sergio Rossi piangeva sui magri incassi. «Allora era un altro calcio: ad ogni modo, con i nostri paganti i sacrifici sono indispensabili. O vendi il gioiello e t'ingegni per essere ugualmente competitivo oppure non vendi e rischi la bancarotta». Infatti, la Lazio per non sprofondare voleva cedere Signori, poi la piazza... «La piazza ha sbagliato, prima di contestare dovrebbe domandarsi: è meglio che vada via un giocatore anche amatissimo o che la tranquillità economica del club sia messa a repentaglio?». A proposito di partenze di giocatori amati: gira sempre la vocina che Rizzitelli, semmai arrivasse una proposta ultramiliardaria... «Beh, in cambio di una barca, che dico, di un transatlantico di miliardi, come nel caso di Signori-Parma, sarei un irresponsabile se dicossi di no: comunque, ripeto, a meno di colossali sorpreso, il nostro mercato è definito. E, se proprio qualcuno volesse annegarci nel denaro per avere Rizzitelli, i tifosi stiano tranquilli, il ricavato verrebbe reinvestito per rafforzarci. Non faccio mai promesse ma questa...». Se le avesse fatte forse allo stadio sarebbe venuta più gente: rispetto al '93-94, i paganti sono stati 5000 in meno a partita. Come pubbliche relazioni lei, Calieri, è una frana. «Io prometto solo ciò che posso mantenere. No, le smargiassate tipo "noi saremo la rivelazione del campionato" per vendere qualche biglietto in più le lascio agli altri. Quanto alle pubbliche relazioni, esigono tempo e quest'anno tutto il tempo se n'è andato nel lavoro per il Torino». Esagerato. Dicono che la sua vita sia una continua, splendida vacanza: i soggiorni a Montecarlo, i viaggi in Brasile... «Mica siamo nati solo per faticare, giusto ritagliarsi momenti di vacanza». A proposito di Brasile, di Marcao che ne è? «Sta in Svizzera, al Neuchatel. E' costato centomila dollari (poco meno di 200 milioni, ndr), abbiamo tentato, se fosse andata bene sarebbe stato un col¬ paccio. Vedremo so lo sarà Hakan: ci fu segnalato a dicembre, l'abbiamo seguito a lungo per poi preferirlo ad altri stranieri (il francese Ouédec del Nantes, ad esempio, ndr). Il ragazzo ha tutto per sfondare nel calcio più difficile del mondo». Se ci riuscirà diranno che lei è un mago. «Sosa e Rizzitelli sono stati i miei acquisti più azzeccati: certo che se dovessi averci preso anche con un turco...». Ci ha preso anche nelle cessioni, da Arnioni a Venturin hanno deluso tutti. Che bidoni ha tirato... «Ma no, ma no, non mettiamo in giro simili dicerie sennò poi chi compra più da me?». Sonetti ha fatto bene e lei gli ha rinnovato il contratto per due anni. D'accordo credere in Nedone, ma perché vincolarsi così a lungo e tanto in fretta? «Sonetti è l'uomo con il carattere giusto per il Toro. E' stato bravo, doveroso premiarlo. E dire che a settembre, quando il ds Vitali me lo propose, non ero così convinto di lui: invece, ha lavorato benissimo». Facendo di Calieri il presidente vincitore di due derby nello stesso anno: evento eccezionale, non si verificava dal Torino dello scudetto. «Che grande gioia battere la Juve all'andata e al ritorno, ma il vero derby l'abbiamo vinto in tribunale, evitando che la società morisse di fallimento. Se penso alle traversie, alle immani difficoltà degli inizi... ecco porche è poco definire soltanto stupendo il mio primo anno granata». Claudio Giacchino «Pessotto alla Juve perché mi ha dato di più Mercato chiuso, salvo maxi-offerte per Rizzi Con Hakan forse ho trovato un nuovo Sosa» RITIRI: GRANATAIL 18 LUGLIO ATALANTA 16/7 Bergamo, poi fino al 21 Madonna Campiglio. Dal 23/7 al 5/8 Pinzolo BAM 13-29/7 Mezzano di Primiero. 1 -9/8 Vittorio Veneto CAGLIARI 12/7 Cagliari. 13-31/7 Viplteno CREMONESE18/7 Cremona, poi Spiazzo fino al 12/8 FIORENTINA 13/7 Firenze. 15-28/7 Roccaporena. 1-19/8 Reggello INTER 10-15/7 Appiano. 16-30/7 Cavalese JUVENTUS 18/7 Torino, poi Chatilion lino al 31/8 LAZI0 15/7 Roma, poi Kiroro (Giappone) fino al 5/8. 5-10/8 Roccaraso MILAN 20/7 Milanello fino a fine mese NAP0LI 18/7 Napoli. 19-30/7 Ciocco. 1 -10/8 Zeist (Olanda) PAD0VA Oal 17/7 a fine mese a Rio di Pusteria PARMA 17/7-1/8 Folgaria PIACENZA 13/7 Piacenza. 14/7-4/8 Serina (Bg) ROMA 15/7 Roma. 16/7-7/8 Lavarone SAMPD0RIA 17/7 Genova, poi Vigo di Fassa fino al 28 TORINO 18/7 Torino. Dal 19/7 Bressanone fino al 6/8 UDINESE 16/7 Udine, poi Arta Terme fino al 5/8 VICENZA 16/7 Vicenza, poi Enego fino al 30/7. Dal 2 al 14/8 Castellranco Veneto Calieri stila un bilancio positivo del suo primo anno da presidente del Toro