Lelouch innamorato di Tapie di Gabriella Bosco

Il pupillo di Mitterrand sarà protagonista del prossimo film del regista francese Il pupillo di Mitterrand sarà protagonista del prossimo film del regista francese lelouch, innamorato di Tapie «Come Gabin e Belmondo» PARIGI. Claude Lelouch è innamorato di Bernard Tapie, il pupillo di Mitterrand, l'ex patron della grande squadra di calcio della città di Marsiglia, l'ex ministro, socialista, miliardario, nei guai fino al collo con la giustizia per corruzione, inadempienze, fallimenti. I cui beni sono sotto sequestro, il cui veliero da sogno - il fotogenicissimo Phocéa - va all'incanto a prezzi da capogiro. Il più illustre «mascalzone» della Francia contemporanea che rischia una condanna esemplare, di cui tutti parlano, che tutti conoscono, che tutti odiano, ma amandolo. E così Claude Lelouch, l'insospettabile regista di «Un uomo e una donna», l'incorrotto dai grandi sentimenti, anche lui se n'è innamorato. Pare addirittura che la cosa dati da tempo. Da dieci anni, confessa il cineasta in una intervista esclusiva al «Journal du dimanche», da ben dieci anni gli fa la corte. Già gli aveva proposto il ruolo del gagà da spiaggia ne «L'avventura è l'avventura», quello che fu poi di Aldo Maccione. Tapie aveva quasi accettato, aveva fatto i provini, poi all'ultimo si era tirato indietro. Adesso, apprendiamo, Tapie ha detto sì. Sarà protagonista del prossimo film di Lelouch. «Che me ne frega?» avrebbe risposto all'ennesima profferta del regista, intendendo dire: «Che cos'altro ho da perdere?». A dire il vero, ha solo da guadagnare. Ed è questa in realtà la vera notizia, anche piuttosto scandalosa, che si evince dall'intervista. Sfacciatamente buttata lì da Le- louch, come fosse una bazzecola. «E se Tapie verrà condannato?» gli si chiede. Risposta: «Eh sì, questo è un punto interrogativo... Ma spero che la giustizia sappia mostrarsi comprensiva...». Comprensiva? Che cosa vuol dire Lelouch? Chiede che la giustizia chiuda un occhio per permettergli di realizzare il suo sogno decennale? O chiede che sia clemente perché Tapie in fin dei conti non è che un monellaccio cresciuto? Fatto sta che, per Lelouch, la più grande emozione adesso - ben di più del grande successo che sta avendo in America «I miserabili» («Non mi hanno neppure imposto dei tagli!», esclama in proposito sorpreso) - è l'avventura, finalmente, con il «suo» Tapie. «E' un animale cinematografico» dice il regista. E la sua frotta, ora che Tapie ha cedu¬ to con il sublime «che me ne frega?», sembra nascondere il timore che qualcun altro approfitti della star. Perché proprio di star, destinata ai trionfi di Cannes, Lelouch parla. «Tapie 6 un condensato di Gabin, Raimu e Belmondo» Nientemeno che la somma di tre mostri sacri. «Ha carisma» incalza Lelouch. «Seduce. Ha la volontà di convincere. E' un attore nato. Chiunque abbia passato dieci minuti in sua compagnia capisce quello che voglio dire» In questo, è difficili! dargli torto. Nessuno come Tapie ha dimostrato di saper interpretare a soggetto, a ogni apparizione televisiva, il ruolo che richiedeva la circostanza: lo spavaldo, il mise labile (anche lui a suo modo), il lombour, il buon marito o padre, l'intenditore d'arte, l'uomo senza cultura che sa capire la gente, il trasformista Ma che film saia? Per ora Lelouch non dice molto. Giusto il titolo: «Hommes, Ferames, Mode d'employ» (Uomini, donno, istruzioni por l'uso). E, genericamente, il genere: «Una commedia dei nostri tempi» Tapie, spiega il regista, «é il personaggio più rappresentativo della nostra epoca. Che é divertente, ma dura. Non è un caso - dice Lelouch se Tapie appassiona lo follo. Rappresenta tutte le contrada dizioni della nostra società». il suo ruolo? Attendiamoci grosse sorpreso. Tapie sarà utilizzato à «contri!-omploy». «Non posso diro altro» stazzi ca il regista, aggiungendo che la sua nuova vedette si o messa a dieta, entro l'inizio dolio riprese dovrà perdere parecchi chili. E che si telefonano di continuo. «Tenera e crudele» sarà la vicenda. Ancora questo sussurra Lelouch, «sarà il mio primo film crudele». E in chiusura infila una battuta che potrebbe significare da sola più di tutta un'intervista: «Sara in effetti... - pausa - una Commedia Inumana». Buio. E qui comincia la pubblicità. Gabriella Bosco II più illustre «mascalzone» della Francia d'oggi «è un attore nato» Bernard Tapie. ex patron della squadra di calcio di Marsiglia, ex ministro, socialista, miliardario Qui a sinistra Claude Lelouch. il regista che da tempo voleva far recitare Tapie

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