Toro Seduto al ballottaggio di Franco Pantarelli

Toro Seduto al ballottaggio Si elegge il successore della mitica Wilma Ammazzauomini Toro Seduto al ballottaggio Doppio turno per il capo Cberokee NEW YORK NOSTRO SERVIZIO A differenza degli italiani, i Chcrokee non hanno dubbi su come svolgere le elezioni: la seconda nazione indiana d'America dopo i Navajos usa il doppio turno da lungo tempo. Così, poiché nel voto svoltosi ieri nessuno dei candidati ha ottenuto la maggioranza del 50 per conto più uno, per eleggere il capo della tribù più numerosa (circa 170.000 persone concentrate in Oklahoma) bisognerà ricorrere al ballottaggio, già fissato per il giorno 29. I duo contendenti rimasti, di 8 che si erano presentati, sono George Watie Bcarpaw (Zampa d'Orso), che ha ottenuto il 39 per conto dei voti, e Joe Byrdcui è andato il 30 per cento. Il vincitore entrerà in carica il 14 agosto e dovrà raccogliere un'eredità difficile: quella di Wilma Munkiller (il suo nome significa «ammazza-uomini» ma non è riferito a lei, già il suo bisnonno si chiamava così), che ha governato la tribù per dieci anni ottenendo notevoli miglioramenti delle condizioni di vita della riserva. La sua elezione, nel 1985, fu vista come una specie di ulteriore esempio dell'ascesa delle donne nella società americana, ma in realtà nella cultura Chcrokee, prima che arrivassero i bianchi, le donne avevano un grande peso. Erano loro i capifamiglia, erano loro a selezionare i capi guerrieri od ora por via materna che la discendenza veniva stabilita. Erano anche note per l'avvenenza, l'eleganza e «altro», visto che nel 1797 Louis-Philippe d'Orléans, che poi sarebbe diventato re di Francia, dopo una visita alla tribù durante il suo esilio americano, annotò sul proprio diario che in quanto a civetterà le donne Cberokee «hanno molto poco da imparare dalle francesi». Tutto questo fini con l'arrivo dei bianchi e con la scelta dei Cberokee di farsi «civilizzare». Impararono a coltivare la terra, intrapresero dello attività industriali e diventarono perfino proprietari di schiavi neri. Ma non bastò. Noi 1838 il Presidon- te Andrew Jackson decise che i Cherokee dovevano andarsene dal loro territorio, quello che oggi costituisce la Georgia c parte del Tennessee, e raggiungere l'attualo Oklahoma dove all'epoca venivano ammassate tutte le tribù indiane man mano che veniva loro rubata la terra. Proprio in quanto «civilizzati», i Cherokee ricorsero alla Corte Suprema contro l'illegittimità di quella decisione e il massimo organo giudiziario americano dette loro ragione. Ma la reazione di Jackson, una sorta di rappresentazione plastica del conflitto tra forza e ragione, fu secca: «La Corte Suprema ha emesso la sua sentenza. Ora vediamo come farà ad applicarla». L'esercito americano spinse i Cherokee in una marcia forzata di 800 miglia in pieno inverno. Erano 18.000, ne morirono 4000. Nella tradizione indiana quel percorso è ricordato come «la via delle lacrime». Franco Pantarelli Gli indiani della nazione Cherokee scelgono con il voto il loro nuovo capo

Persone citate: Andrew Jackson, George Watie Bcarpaw, Joe Byrdcui, Wilma Ammazzauomini, Wilma Munkiller, Zampa

Luoghi citati: America, Francia, Georgia, Jackson, New York, Oklahoma, Tennessee