Il Fronte di Le Pen conquista Tolone di Enrico Benedetto

Dopo quarantadue anni di dominio della gauche a Marsiglia vince la destra governativa Dopo quarantadue anni di dominio della gauche a Marsiglia vince la destra governativa Il Fronte di Le Pen conquista Tolone Trionfo xenofobo nelle urne francesi PARIGI DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Il Front National espugna Tolone, prima metropoli - sfiora i 200 mila abitanti - ad avere un sindaco lepenista. Lo choc è grande. Il porto ove Napoleone iniziò la sua marcia trionfale verso il potere diverrà un laboratorio xenofobo in cui applicare la «preferenza nazionale» (francesi prima, «stranieri» poi). Per Jean-Marie Le Pen, che nelle Presidenziali del maggio scorso oltrepassò il 15%, è un successo spettacolare. A livello nazionale, il Fronte triplica i suoi consiglieri comunali. Che beffa, inoltre, agli avversari. Lo si attendeva vincitore a Vitrollos, nella banlieue marsigliese, Dreux (non lontano da Parigi), e Noyon - il paese natale di Giovanni Calvino - in Piccardia. Donde una massiccia mobilitazione nonché inedite alleanze Gauche-Droite per interdirgli la Maine. Ma il Fn replica aggiudicandosi un centro di ben maggior rilevanza, dove pochi attendevano l'exploit. Altre vittorie corroborano l'affermazione. Marignane, alle porte di Marsiglia, e Orango nella Vaucluse. Il Midi si conferma dunque serbatoio lepenista per eccellenza, vetrina da cui il leader Fn intende muoversi per allargare i consensi. Appelli, petizioni, messaggi, comizi per tener lontano il Front National blubianco-rosso dai municipi transalpini non sembrano far breccia su elettori che giudicano obiettivi prioritari la sicurezza urbana, lo stop all'immigrazione (non solo clandestina), il progressivo rimpatrio degli stranieri. Bernard Tapie, Bernard-Henry Lcvy, Lionel ,1 ospiti e gli altri uomini-immagine scesi nel Sud por mobilitare contro Le Pen la citta- dinanza centrano l'obiettivo Vitrolles. Ma il saldo della campagna è uno scacco por l'intera classe politica. Fin da ieri sera Jean-Mario Le Pen le ha riservato parole dure, dove lo sprezzo è sovrano. L'«ostablishment», lo chiama. E gli attribuisce - chiamando in causa gli interessi «massonici» - metodi di intimidazione, mafia, sopcrchieria. Quelli, insomma, del «gangster» (il termine e suo) Bernard Tapie. A Vitrollos, lo sconfitto Bruno Mégret (il N° 2 nell'organigramma Fn) usa un linguaggio se possibile ancor più oltraggioso. «Se oggi non sono sindaco - attacca bisogna ringraziare menzogna, odio, violenza, manipolazione sparse a piene mani dai miei nemici». Ovvero, «quei truffatori». Ha deciso, afferma, di portarli in tribunale. Chiedendo alla Giustizia l'invalidamento. Ma può ben consolarsi, monsieur Megrot. Con Tolone, a ben vedere, anche Nizza finisce nell'area Fn. Il neosindaco - che sconfigge la candidatura unitaria espressa dalla maggioranza governativa - è un ox Front National, dimessosi qualche mese fa per avere maggior libertà di manovra. Ma che non rinnega por nulla l'ideologia lepenista. Como ben testimonia il suo programma municipale. Le urne riversano peraltro sulla Francia non poche altri; sorprese. Dopo 42 anni di socialismo, Marsiglia ha volato a Destra. Sindaco por i prossimi li anni dovrebbe quindi esserne il giscardiano Gaudinl E' tòrse l'exploit più significativo, ma parlare di «effetto Chirac» sarebbe fuori luogo. 11 Centro-Destra perde un tendo storico come Roucn, nonché Grenoble, Valéry Giscard d'ICstaing si lascia soffiare la Maine dall'ex ministro ps Quillot. E il dopo Chirac si annuncia difficile per il successore designato all'Hotel de Ville, Jean Tiberi. Il tradizionale en plein rpr-udf è un pallido ricordo. Sei arrondissemonl cadono tra le mani della Sinistra. E lo schiaffo fa male, in particolare, nel XVIII. Lo sconfitto si chiama Jean-Louis Debré, ministro degli Intenti. E la poltrona su cui voleva sedersi era quella di Alain Juppé, dimissionario per cedergli il posto. Non c'è stato l'atteso «effetto Chirac» E' sconfitto a Parigi il ministro Debré A destra il leader del Front National. Jean-Mane Le Pen. che ieri ha conquistato alle urne il municipio di Tolone. A sinistra due religiosi al voto Complici gli scandali immolli liari, la Sinistra infrange dunque l'egemonia chiracchiana su Parigi. Il pel', infine, deve abbandonare Le Havre, roccaforte rossa da sempre; Ma si consola aggiudicandosi Nimes. Dalle Comunali '95 esce, per concludere, una geografia politi ca notevolmente ritoccata. Gnu che e Droite in fondo si neutralizzano. Ma non pochi centri-chiave cambiano di segno, a conferma che la tradizioni' non paga qualora manchi il buon governo, Il bilancio sembrerebbe meno sfavorevole per la Sinistra. Che, in ogni caso, temeva il peggio laddove - reduci dal milterrandicidio - gollisti e giscardiani erano propensi all'ottimismo, Nello stallo, e Jean-Marie Le Pen a imporsi. Gli bastava fare l'arbitro: lia vinto. Enrico Benedetto