Dodicimila guerrieri Onu per la Bosnia

Washington approva ma non partecipa alle spese. Appello dei Sette Grandi: fermate le anni Washington approva ma non partecipa alle spese. Appello dei Sette Grandi: fermate le anni Dodicimila guerrieri Onu per la Bosnia Nasce tra le polemiche la Forza di intervento rapida sentante americana Madeleine Albright - votiamo a favore di questa risoluzione sulla base de) principio che, cosi facendo, non incorreremo in alcun diretto obbligo finanziario. Per dirlo semplicemente, noi non siamo preparati in questo momento a fare la parte del leone nel pagare l'espansione della missione». Nessuno, francesi e inglesi in testa, ha accettato il punto di vista della Albright, sostenendo che, secondo la regola vigente, gli Stati Uniti sono tenuti a pagare un terzo di tutte le operazioni di pace. Di conseguenza, la posizione americana non viene ritenuta valida a meno che non venga accettata dall'Assemblea Generale. Ma questi sono formalismi. I) punto è che gli americani non vogliono pagare una lira dei 304 milioni di dollari che la forza di reazione rapida do vrebbe costare, secondo le previsioni, nei primi sci mesi. D'altra parte, il governo degli Stati Uniti è già in arretrato con i pagamenti all'Onu per la bellezza di uri miliar do e 800 milioni di dollari. Questa posizione americana ha avuto un effetto anche sul vertice del G-7, tarpando considerevol mente la capacità di leadership di Bill Clinton. Pressato da francesi e inglesi, Clinton ha dichiarato apertamente nel corso di una riunione formale che avrebbe fatto «il possibile» per cambiare la posizione americana, ma ha anche ammesso di avere poche possibilità perché «il Congresso è contro» In questo modo, Clinton stesso ha ammesso la sua debolezza di fronte agli altri grandi c l'agenzia «Reuter» ha registrato che per la prima volta dal la nascita, 20 anni fa, del G-7, il presidente degli Stati Uniti ha fatto la parto del «secondo violino». Non si capisce, tuttavia, quale sia stato il primo. Al vertice è stato notato l'attivismo del neo-presi dente francese Jacques Chirac, che ha imposto giovedì sera Tanti cipazione della discussione sulla Bosnia dalla quale è nato l'appello letto da Chretien. Ma lo stesso Chi rac e incorso in una brutta lìgula, quando ha detto di aver ottenuto 1 appoggio dei repubblicani nel Congresso degli Stati Uniti a un finanziamento della forza di reazione rapida, proprio mentre Robert Dole e Ncwt Gingrich spedivano una lettera a Clinton il cui senso era: «Nemmeno un cent in più per I SSARAJEVO TANNO avanzando. A prezzo di perdite altissime, che una ferrea censura militare si sta sforzando di celare, guadagnando i costoni metro per metro, coprendo queste montagne di sangue, ma in qualche modo i bosniaci si stanno facendo largo. La battaglia di Sarajevo, ieri, dopo sette ore di scontri infernali ha spinto l'armata governativa su due cime che come balconate si affacciano sulla città. Sui suoi quartieri serbi, soprattutto. Adesso si tratta di resistere, e non sarà facile: qualcuno ha calcolato che solo ieri fra le quattro del mattino e mezzogiorno su Sarajevo e le sue alture siano piovute 35 mila granate. Non so come abbiamo fatto a contarle, posso però raccontarvi l'effetto che fanno Ha preso a montare intorno alle due di notte, quella specie di sordo brontolio di temporale. Un brontolio lontano ma in qualcne modo sempre più incombente: esattamente alle quattro e dieci quella rimbombante minaccia è esplosa in una sarabanda di esplosioni, ululati, traiettorie che parevano ruggiti, e tutte le finestre di Sarajevo hanno cominciato a tremare. Ha attaccato da Nord Est, l'armata che vuole interrompere il più lungo assedio dei tempi moderni, sulla direttrice che da Breza l'ha condotta a investire il sobborgo serbo di Ilijas. E questo era prevedibile: un po' meno 10 era il fatto che nello stesso momento altri attacchi si sviluppassero verso il monte Trebevic, sullo Zuc, per tagliare la via che collega lo zone serbe della capitalo a Pale, e su Tarcin, Olovo, Pasaric. «Troppi fronti - commentava stamani un ufficiale francese dell'Onu -. I bosniaci rischiano di frazionarsi, stanno perdendo 11 vantaggio della superiorità numerica». Spiegava che tatticamente un attacco contro posizioni consolidate, un assalto da condurre in salita ha probabilità di successo solo se chi aggredisce sia cinque volte più numero- la Bosnia». Nello stesso tempo, l'anticipazione del confronto sulla Bosnia ha tagliato fuori Boris F.ltsin, che è arrivato ieri a Halifax per partecipare alla discussione politica sulla Bosnia, quando invece i sette grandi l'avevano pratica niente conclusa. Da segnalare infine la posizione espressa dal ministro degli Esteri francese Herve de Charette, secondo il quale se «entro qualche mese» in Bosnia non ci saranno segno di pacificazione le forze dell'Unprofor «non potranno che ritirarsi». In una conferenza stampa una risposta indiretta di Clinton: «Se le forze Onu verranno ritirate non potremo non togliere l'embargo alla vendita di anni ai musulmani». Paolo Passarmi new york. 1..é Forza di reazione rapida Ifrr), secondo un memorandum concordato t ra li' Nazio ni Unite ed i tre Paesi europei (Francia, Gian Bit t ngna e Olanda) che la compongono, ha i segucni i compiti: intervenire eventualmente in caso di omergon za per rispondere a richieste di .mito di unita del l'Olili isolate n minacciate aiutare il ridispiegamento di unità dell'Unprofor per facilitarne la liberti! di movimento far parte integrante delle operazioni di mante dimenio della pace nell'ex Jugoslavia ed essere oggetto di nuova risoluzione da parte del Consi glio di Sicurezza (per rinforzi e finanziamento) dipendere dall'attuale Comando operai ivo ( imi nell'ex Jugoslavia, come attualmente struttura t.a. dipendente a sua volta dal Segretario genera le delle Nazioni Unite Botltros Boutros filiali - agire in appoggio dell'Unprofor in Bosnia che I opererà in basi? allo stesso mandato tiare al Comandò operativo la capacita rli ioni piere incursioni aeree da parte della Nato e crescen; Iti flessibilità operativa tattica avere effetti dissuasivi, ma senza mutare il ruolo di mantenimento della paci' dell'Onu - tutte le forze infine, 12.500 uomini, potranno essere impiegate entro trenta giorni dopo il voto della risoluzione da parte del Consiglio di Sicurezza. Il presidente francese Chirnc e l'intervento su un (omo in un ospedale della capitale bosniaca