Custodia Salvi-Violante Sinistra divisa

Custodia Custodia Salvi-Violante Sinistra divisa ROMA. Divide anche la sinistra, il documento dei 204 pubblici ministeri che mette in guardia il Parlamento dai «pericoli» della nuova legge sulla carcerazione preventiva in via di approvazione. Se il capogruppo dei senatori progressisti, Cesare Salvi, giudica «inopportuno» quell'intervento, ecco che Luciano Violante, da Palermo, dice che il documento, «del tutto legittimo», avanza delle preoccupazioni altrettanto «legittime». La divisione non sfugge al centro-destra. «La dichiarazione di Salvi dice Gianni Letta - sembrava scritta proprio con le parole di Berlusconi, una sintonia perfetta». Ma poi c'è Violante, e su di lui inteviene direttamente Berlusconi: «E' logico, Violante deve difendere le sue truppe». Il quadro dipinto dal leader di Forza Italia è chiaro, col vice-presidente della Camera nelle vesti di capo del partito dei giudici. «Per quanto mi risulta - replica Violante - non esiste il partito dei giudici, ma solo quello degli imputati. Il Parlamento è la casa dei cittadini, e ciascun cittadino ha il diritto di rivolgersi al Parlamento». Ma è difficile assimilare oltre duecento procuratori e sostituti procuratori a dei semplici cittadini. «Se il Parlamento liberamente eletto ha paura di 204 pubblici ministeri è meglio che,se ne vada a casa». Anche la Lega critica il disegno di legge, ma il capogruppo del Carroccio Tabladini spiega che a lui il documento dei pm non è piaciuto affatto: «A fare le leggi ci pensa il Parlamento, la magistratura non deve interferire». Ignazio La Russa di An dice che qualche fondamento nella protesta dei magistrati dell'accusa c'è, ma poi precisa: «E' la sortita di gruppo che ci lascia perplessi e che giudichiamo inopportuna perché i magistrati, quando tulti insieme fanno delle dichiarazioni che costituiscono ingerenza nei lavori parlamentari, sicuramente vanno contro l'autonomia decisionale delle Camere». E dall'Associazione magistrati, chiamata in causa, arriva un sostegno per la verità piuttosto tiepido all'inizialiva dei procuratori. Il presidente Nino Abbate afferma che quel documento «deve comunque determinare tutti ad una maggiore riflessione sulla delicatezza del momento». Ma il vicepresidente dell'Anni, Cicala, si stupisce dello stupore: «Non capisco dov'è lo scandalo, in democrazia il silenzio non è una virtù». 739 E come mai lei non è stato stroncato? «Perché in certe circostanze viene fuori il carattere. Se ce l'hai ti salvi, altrimenti no». Lei ha vissuto la domenica dei referendum sulle tv in carcere. Che giornata è stata? «Una giornata bellissima. Non oro affatto sicuro di vincere. Ho sempre pensato che il referendum fosse una gran lotteria». Sia sincero, lei in carcere ha fatto propaganda per il No? «Un po', con quelli che incrociavo nei corridoi. Ma non c'era bisogno di farla. Erano già tutti convinti». Mi scusi dottore, lei si è dimesso da Publitalia. Perché, per ragioni «tecniche» dell'azienda o per uscire prima? «Non ho mai pensato di dare le dimissioni per abbreviare la detenzione. E' una questiono di dignità. L'ho fatto perché mi sembrava opportuno, vista la situazione, rimettere il mio mandalo nelle mani dell'assemblea. Saranno i soci a decidere il mio futuro in azienda». E del commissariamento di Publitalia che i giudici hanno chiesto «per corruzione»? Come ha preso questa notizia, dal carcere? «Guardi, se si commissaria Publitalia bisogna commissariare metà delle aziende italiane, almeno. Ecco, questa è un'ipotesi che mi offende nella mia dignità, di uomo e di manager». E adesso, tutto come prima? «Sì, certo. Però ho fatto i miei proposili, come dopo i ritiri spirituali. Voglio trovare un po' di tempo per me, per le mie letture, per la mia famiglia...». Ma non ha paura che il carcere le lasci un marchio che possa condizionare la sua carriera? «No, perché ho avuto molti messaggi di stima. E poi si ricordi di Seneca: "Il saggio non si deve mai sentire offeso..."». Guido Tiberga [gio. bia.] LA STAMPA Quotidianaftmtlqto net /.S'6? DIRETTORE RESPONSAUN.K E/in .Muuni VICEDIRETTORI Uircn/.o Montili. Luigi l.a Spina (•ad I«ertter, Marcello Sorgi REDATTORI CACO CENTRALI Vittorio Salmilin, Rnlicrtn !» I Franco Tropea, Dario Creato-Dina ART DIRECTOR Angelo Rinaldi EDITRICE LA STAMPA SPA PRESIDENTE Giovanni Agnelli VICEPRESIDENTI Vittorio Caissotli di Chiusami Umberto ("unica AMMINISTRATI IRE DELEGATO E DIRETTORE GENERALE Paolo l'alogeni AMMINISTRATORI Enrico Autori, I joeu ( arderò di Montezemnlo Giovanni Ginvnnnini Francesco l'auto Mulinili, Alberto Nicolcllo STARILI M E STI I TI POQRAFICO La Slam»», via Mamico 32, Torino STAMPA IN FACSIMILE 1 * Stampa, v. e. Rruno Kl. Tarino SrT«ri,v,C. l'esenti 130, Roma SIS spa. Uuinia Strada 35, Galante NuovaSAME »pa,v.dellaGiustizia II. Milano l'Unione Sarda spa, v.lc Elma*, ( 'indiali CI INI 'LsSIiiNARlA pruni, irli V l'ulilil'iimpa.ssSpa v. Carducci 29, Milano, tel. (IO NIU70.1 e. M. d'Azeglio 60, Torino, tel. 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