Andy Warhol superstar ha la faccia di Bowie

In lavorazione due film sul celebre pittore In lavorazione due film sul celebre pittore Andy Warhol superstar ha la faccia di Bowie NEW YORK. Ad otto anni dalla morte, torna alla ribalta Andy Warhol. Ben tre film su di lui sono in preparazione. In «Build a Fort and Set It on Fire»», che si gira in questi giorni a Manhattan, ad interpretare Warhol è nientemeno che David Bowie. Il production manager, Adam Brightman, osserva: «Non c'è una rassomiglianza diretta tra i due, ma entrambi possiedono una qualità eterea». Come dice il titolo, si tratta di una biografia di Jean-Michel Basquiat. Pittore ispirato dai graffiti, nonché grande amico di Warhol, morì nell'88, a 27 anni, per overdose. Nella parte principale troviamo un attore di Broadway, Jeffrey Wright; e nel cast figurano pure Gary Oldman, Donnis Hopper e Courtney Love. Dirige Julian Schnable. C'è poi «I Shot Andy Warhol» (Ho sparato ad Andy Warhol), una produzione Samuel Goldwyn-Playhouse International, è la storia di Valerle Solanas, femminista radicale, fondatrice dell'organizzazione Scum, So¬ ciety for Cutting Up Men (Società per trinciare gli uomini). Il 3 giugno '68, in un ascensore, agli studi cinematografici di Warhol, The Factory, nei pressi di Union Square, la donna cavò di tasca due pistole e gli sparò, quasi uccidendolo. Alla polizia che la prelevò, un paio d'ore dopo, sulla Quarantesima Strada, dove spesso chiedeva l'elemosina, spiegò: «Controllava la mia vita». Qiello stesso giorno, solo poche ore prima, la Solanas si recò all'hotel Chelsea, in attesa di un'altra vittima, Maurice Girodias, che però non apparve, scampando così all'aguato. Girodias pubblicò «Lolita» ed altri bestseller^ erotici negli Anni Cinquanta-Sessanta e le femministe lo ritenevano «pornografo», quei libri degradavano le donne. Protestano gli amici di Warhol: «La pellicola sta dalla parte di quella lunatica ed assassina che odiava gli uomini. Andy era un uomo gentile, dal cuore d'oro». La ragione non fu comunque mai chiara. La regista Mary Harron, che firma pure la sceneggiatura, ribatte: «Non è affatto un attacco a Warhol, e non glorifica l'incidente; ma è si benevolo con la Solanas». L'interprete principale è Lili Taylor (era Edna Farber in «Mrs. Parker and her Vicious Circle»). Il giovane figlio di Richard Harris, Jared (visto ne «L'ultimo dei Mohicani») è Warhol; Viva, superstar warholiana, è affidata alla figlia di Raquel Welch, Tanee. Gerard Malanga, star di diversi film di Warhol, oltre che suo assistente, è interpretato da Donovan Leicht, figlio del cantautore Donovan. Il produttore indipendente Michael Zoumas continua le trattative per realizzare «A Low Life in High Heels», incentrato sulla vita di Holly Woodlawn, un travestito, membro della Factory. Il progetto interessò, inizialmente, anche la Maverik di Madonna e il commediografo Harvey Fierstein. «Non sappiamo nemmeno se mostreremo Warhol - dice Zoumas. - L'identifichiamo magari con uno sbuffo di capelli, con vari squali attorno a lui». Pino Soavi Un'altra pellicola racconta la storia della femminista radicale che tentò di uccidere il profeta della pop art A sinistra, Andy Warhol e, nella fotografia piccola, David Bowie con il trucco di scena che lo rende somigliantissimo all'artista scomparso

Luoghi citati: High Heels, Low Life, Manhattan, New York