Profanata la culla dei miti

Profanata la culla dei miti Profanata la culla dei miti A Delfi una frana sulla fonte Castalia I LUOGHI FERITI ATENE NOSTRO SERVIZIO Il terremoto ha colpito a tradimento. Innanzitutto perché ha sorpreso le vittime predestinate, stanziali greci e turisti di passaggio, nel sonno. A quell'ora, alle 2,16, anche i nottambuli più ostinati avevano già raggiunto le proprie alcove. Per interporre alcune ore di riposo prima di tornare alle abituali incombenze quotidiane i primi, e per corroborarsi adeguatamente in vista del bagno mattutino nelle limpide acque del Golfo di Corinto gli altri. La cittadina di Eghion, capoluogo di un vasto comprensorio agri¬ colo e turistico, si specchia proprio nelle acque di questo braccio di mare racchiuso fra le sponde settentrionali del Peloponneso e quelle meridionali della Grecia continentale. Due strettoie costituiscono gli sbocchi di questa amplissima laguna attorno alla quale si e andata dipanando buona parte della storia classica. Ad Oriente essa si collega con il Mar Egeo attraverso il canale, scavate) in epoche più recenti, in quell'istmo su cui per secoli ha vegliato l'antica e godereccia città di Corinto. Sul passaggio occidentale invece, laddove il golfo confluisce nel Mare Jonio, fanno da guardia le fortezze di Rion e An- tirrion, nonché il porto merlato di Lepanto, antistante quel braccio di mare dove, verso la fine del XVI secolo, la coalizione degli Stati occidentali inflisse il primo duro colpo alla supremazia della fiotta dei sultani ottomani. Ma l'onere dei ricordi storici non si ferma qui. Proprio di fronte alla cittadina cosi duramente colpita, alle spalle della baia di Itea, si erge il monte Parnaso, il cui significato mistico aveva poco da invidiare a quello dell'Olimpo, dimora degli antichi dei. Su quest'altra montagna, accidentata ma fascinosa, la religione dell'era classica non solo albergava le sue Muse, cioè quelle fate che presiedevano a tutte le manifestazioni dell'arte e della scienza, ma vi aveva eretto anche il più famoso santuario dell'antichità. L'Oracolo di Delfi, appunto, al quale per oltre sette secoli i potenti di tutto il mondo allora conosciuto si orano rivolti con umili petizioni per una divinazione che favorisse lo loro imprese in pectore. La scossa tellurica ha tradito anche questo luogo sacro, che ancor oggi emana uno strano incanto col suo scenario sobrio e ieratico al tempo stesso. Alcune rocce si sono staccate dalla montagna colpendo il luogo dove la Pizia dispensava i suoi responsi, non solo, ma profa¬ nando anche la famosa fonte Castalia, nella quale le sacerdotesse compivano lo abluzioni di purificazione. Un vero crocevia di itinerari imprescindibili, insomma, questa città di Eghion, non mollo pittoresca per conto suo ma situata nel cuore del viavai turistico più importante. Da qui passa infatti l'autostrada che collega Patrasso, porto di sbarco di quasi tutto il traffico proveniente dall'Italia e dal resto d'Europa, ad Aleno. Dal suo molo poi, oggi quasi affondato dal sisma, partono i traghetti locali a destina zionc di Delti, sullu sponda opposta del golfo. Il terremoto, sebbene non raro in questo Paese in cui abbondano l'aglio o zone telluriche, è stato corno una offesa all'estate turistica greca, oltre alle vittime e ai danni causati. Fra i quali bisogna forse segnalare anche il crollo totale del museo di Eghion, costruzione nuova di zecca, nonché quello di un altro importante gruppo di fabbricati, quello dell'industria bellica statale, situata nei dintorni. Strano coincidenze. Per il resto, bisogna dire che i servizi d'intervento dello Stato si sono mossi alacremente e piuttosto efficacemente. Salvo quella storia dell'unico cane cercapersone dei pompieri di cui, tino a ieri pomeriggio, non si sapeva dove si potesse trovare. Ma in serata, per fortuna, è giunta una squadra svizzera anti-catastrofi, accompagnata da ben 15 cani specialisti alla ricerca dei sopravvissuti. Minas Minassian

Persone citate: Lepanto, Minas, Minassian

Luoghi citati: Aleno, Atene, Delfi, Europa, Grecia, Italia