Monologo galeotto e Dario Fo finisce dal giudice

Vent'anni dopo la «canna» provocatoria di Pannella il fronte proibizionista alza nuove barricate PIANETA AZZURRO Querelato da un elettore Monologo galeotto e Dario Fo finisce dal giudice BOLOGNA. Si è tenuta ieri mattina la prima udienza della causa civile promossa da un avvocalo bolognese, Pieno Bertuzzi, nei confronti dell'attore Dario Fo: il 20 febbraio scorso, in occasione dell'inaugurazione del teatro «Arena del Sole» di Bologna, in un monologo, aveva definito «deficienti» gli elettori di Berlusconi. Il giudice istruttore Montanari ha fissalo la prossima udienza al 13 febbraio '96.11 legale bolognese si era sentito offeso nell'onore e nella reputazione, come eiettore di Berlusconi. Cosi Bertuzzi ha fatto una citazione per danni inizalmente quantificati in 50 milioni, successivamente portati a 200. Dopo il monologo, infatti, c'è stata una seconda puntata della vicenda: nella rubrica che tiene sul Venerdì di Repubblica, l'attore storpiò il cognome del legale, trasformandolo da Bertuzzi in «Bertucci o Bertuccia». Questo secondo «capitolo», oltre a far aumentare la richiesta di risarcimento danni, è diventato anche oggetlo di una querela che l'avvocato bolognese ha presentalo un mese fa sempre nei confronti di Fo. Secondo i difensori di Fo, avvocati Marino Mazzoli e Mario Giulio Leone, tutte le domande sono da rigettare «per carenza di legittimazione attiva, perche inammissibili, improponibili e comunque infondate».

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