Nasce l'aereo a idrogeno

Nasce l'aereo a idrogeno Nasce l'aereo a idrogeno Niente fumi, emetterà solo vapore UGO Farinelli, membro del Club di Mosca per l'Energia, mi raccontava tempo fa che i colleghi russi gli avevano illustrato un grande progetto di installazione di moderni impianti di degasolinaggio, cioè di estrazione di benzina dal gas naturale, nel Nord della Siberia. Qui esistono immense disponibilità di gas naturale, che tuttavia è molto difficile trasportare considerando la situazione ambientale e le condizioni dei gasdotti, mentre è gravissima la carenza dei prodotti liquidi, kerosene, gasolio e soprattutto benzina per autotrazione. Memore di quanto avveniva in Italia nel dopoguerra (e ancora molti anni dopo) aveva suggerito una semplice soluzione: far funzionare direttamente a gas le auto mettendo un paio di bombole sul tetto delle vetture. Fortunatamente i motori a combustione interna si adattano facilmente ai due tipi di alimentazione e anche i reattori degli aerei funzionano benissimo con il gas naturale: anzi, questo combustibile ne allunga la vita. Una dimostrazione è data dai motori L2500, sviluppati da General Electric e Fiat Avio, derivati dal motore del De 10, che sono installati lungo la Trans Alaska Pipe Line. Qui azionano dei compressori per spingere i gas dai giacimenti dell'Alaska alla rete degli Stati Uniti, spillando dalla tubazione un po' dello stesso gas per il loro funzionamento. Non so quanto possa avere influito il suggerimento di Farinelli. Rimane il fatto che la Tupolev ha in volo da un po' di mesi un Tu 155 sperimentale che brucia gas naturale ed ora, dati i positivi risultati ottenuti, si è accordato con Daimler Benz per due progetti ambiziosi. Il primo prevede di far volare dei Tu 156 trireattori sulle rotte verso il Nord della Siberia bruciando kerosene all'andata e gas naturale, che lì abbonda, al ritorno. Non vi sono particolari difficoltà e alla Tupolev prevedono che fra tre anni inizieranno i voli regolari, dapprima di aerei solamente cargo e subito dopo con passeggeri. Il secondo progetto, molto più impegnativo e interessante, riguarda lo sviluppo di un aereo funzionante a idrogeno, e Daimler Benz, che possiede le tecnologie motoristiche attraverso la sua Mtu di Monaco di Baviera e quelle velivolistiche con la partecipazione ad Airbus Industrie, ritiene di poter far volare un prototipo già nel 2002. Si tratta di un Airbus A310 con la fusoliera rialzata per far posto ai serbatoi dell'idrogeno, cilindri di 3 metri e mezzo di diametro, posti sopra la normale carlinga e separati da questa tramite una robusta paratia in materiale composito. L'idrogeno possiede maggior energia per chilogrammo di massa e quindi a parità di peso al decollo TA310 ad idrogeno trasporterà 70 passeggeri in più (e per questo motivo verrà allungata la fusoliera) su rotte di cinquemila chilometri anziché di tremila, come nella normale ver¬ sione funzionante a kerosene. Il volume del combustibile è invece quattro volte maggiore e ciò procura all'aereo la forma di una balena, molto più piccola comunque del gigantesco prototipo del cargo A300-600 in prova a Tolosa che ha raggiunto in questi giorni il traguardo delle 150 ore di volo delle 300 previste per l'omologazione. Proprio il buon comportamento nelle varie prove di quest'ultimo aereo giustifica l'ottimismo in Daimler Benz. Anche in questo caso i motori a reazione si mostrano molto adattabili, gli studi e le prove alla Mtu hanno concluso che non vi sono problemi gravissimi da superare. Il principale è costituito dalla temperatura della combustione che è più elevata e dalla necessità di integrare nel motore uno scambiatore di calore. L'aereo a idrogeno offre altri due grandi vantaggi. Il primo è l'inquinamento quasi nullo perché la combustione dell'idrogeno genera essenzialmente vapore acqueo. Il secondo consiste nel fatto che l'idrogeno non proviene dai giacimenti di petrolio, destinati prima o poi ad esaurirsi, ma è prodotto utilizzando l'energia elettrica che a sua volta potrà essere generata dai futuri reattori intrinsecamente sicuri ed anche dalle fonti di energia idroelettrica ancora non sfruttate. L'appuntamento per il primo volo per l'aereo criogenico con a bordo i passeggeri è fissato - assicurano alla Daimler Benz - perii 2010. Gian Carlo Boffetta

Persone citate: Boffetta, Daimler Benz, Farinelli, Gian Carlo, Pipe Line, Ugo Farinelli

Luoghi citati: Alaska, Italia, Monaco Di Baviera, Mosca, Siberia, Stati Uniti, Tolosa