Cavazzoni & Celati una rivista al carciofo

i i L giardino dei semplici, il leggere e lo scrivere come erbe medicinali, come il carciofo, «medicamentum simplex» quant'altri. E' così che si curano malattie o ci si adagia in una convalescenza che può essere lunga una vita... Si potrà fare con II semplice - Almanacco delle prose, rivista, appunto «per convalescenti» (e proprio un carciofo campeggerà sulla copertina del primo numero), nata da un'idea fatta di levità e comicità sottile di Ermanno Cavazzoni e di Gianni Celati che ne saranno i responsabili. Uscirà a settembre, tutta o quasi di narrativa, Quarantadue esistenze che hanno in comune «l'aria del secolo», microbiografie di uomini colti nel segno che li ha resi inconfondibili. Celebrità d'ogni genere (Borges il poeta, Charlot la maschera, Nuvolari il pilota, Morrison il cantante rock). Figure decisive nella storia dei loro Paesi (da Gandhi a Rathenau), controverse (Rasputin, santo depravato, o Evola il reazionario), ignorate o sconosciute ai più (come Teljatnikov, pompiere nell'incendio di Cernobil). E ancora, Bernanos, Dumezil, Von Moltke, Cromwley, Salomon, Moebius. Scelti da Geminello Alvi, economista letterato, lettore onnivoro e trasveisale. 0 narrazione?, con cadenza trimestrale per i tipi della Feltrinelli. Un'iniziativa assolutamente nuova per la casa milanese che sinora non ha mai allargato i suoi interessi ai periodici ma che però la «ruminava» da tempo, dai primi '90 dei «narratori delle riserve». Nuova, o antichissima, per chi legge, perché crede, credono i suoi sostenitori, Bermi e Benati, Marianne Schneider, Maurizio Salabelle, Ginevra Bompiani ecc., alla scrittura che non si mette in posa, non recita, cerca assonanze, unisce i giovani e 1 vecchi, l'inedito e il ritrovato, le biografie spontanee, storie che liberamente, in «semplicità», si accordano: la comicità e il paradosso emiliano con l'ironia di Manganelli, il grottesco di Malerba, le acrobazie di Joyce tra le «epifanie» degli esordienti che,stanno sempre più rivelandosi: «la sorpresa più bella», racconta con felicità Cavazzoni che con Celati organizza da un anno a Modena kermesse di lettura e di scrittura dalle quali «moltissime cose sono nate e sono state scritte». In leggerezza, dalle riserve. mmmm Alle origini della Destra Ancora un contributo per capire origini, percorsi, programmi della destra italiana «per quasi cinquant'anni congelata nei voti, nelle alleanze, neìi'nTunegine». Ma prima di esaminare lo sdoganamento del msi, la nuova politica «popolare e sociale» di Alleanza nazionale, la competizione, nel centro moderato, tra Lega e Forza Italia, si rifa alla Destra storica di fine Ottocento, a quella illiberale e nazionalista d'inizio Novecento, a quella «rivoluzionaria, moderna e di massa», matrice del fascismo. Alla Longanesi solo Spagnol La famiglia. Chi ha detto che è morta. Almeno tra gli editori. Prendiamo la Longanesi, attualmente uno dei non molti gruppi italiani in buona salute, con Baldini, De Agostini (entrambi attenti al richiamo del sangue), Adelphi e chissà clii ancora. Uscito Marco Tropea, che, dopo una non lunga permanenza e non sempre in perfetta assonanza al fianco di Mario Spagnol, sta varando la sua nuova editrice con il nome «in ditta» ma attorno al focolare dei fratelli Formenton, il suo posto è stato preso da Spagnol jr: Luigi ha perciò lasciato la guida della Salani, affidata a Maria Grazia Mazzitelli, brava linguista, in arrivo dall'Electa, sezione libri per ragazzi. Nonché sua moglie. Altro che incomunicabilità, altro che uccisione psicoanalitica del padre. mmmm Insegnare la tolleranza Le ragioni della tolleranza. Diritti umani, storie disumane, è un'antologia pensata da Salvatore Pariagreco per le scuole, persegue l'obiettivo pedagogico del messaggio filosofico e politico attraverso il valore documentario dei testi. Da Fedro al Candido voltairiano, da Shakespeare a Brecht, da Luther King ai giovani cinesi di Piazza Tienanmen. Jack Frusciarne via ai provini Che faccia avrà «il vecchio Alex», ormai oltre il giro di boa dei 16 anni e mezzo? E l'amata Aidi, 4 mesi d'amore senza baci e senza sesso? Come si guarderanno «in un pomeriggio più dazed e confused degli altri...»? Ne sapremo qualcosa dopo il gran raduno bolognese (lunedì e martedì) di «quartini» e «tardoadolescenti» organizzato dai produttori «cult» Bolles e Borrelli con la regista «cult» benché esordiente Enza Negroni per scegliere oltre ai due protagonisti anche «il gruppo» della versione cinematografica di Jack Frusciante è uscito dal gruppo, il libro «cult» dell'anno che ha portato il «vecclùo» ventunenne Enrico Brizzi addirittura nel cuore «cult» del Campiello. Un miliardo e mezzo di budget, un film «cult» non può essere che povero, scritto dallo stesso Brizzi con la regista, riprese in autunno, un mare di difficoltà. Come se la caverà, per esempio, la Negroni con Alex che «... cercava di credere in Dio, ma il problema maggiore erano le facce di cult (pardon: di culo ndr) ipocrite che incontrava in chiesa...»? Intanto Brizzi scrive il suo nuovo libro Supertognazzi nell'uragano delle Ardenne, padrino «Gadda di Cognizione del dolore»; dal cult al colt.

Luoghi citati: Ardenne, Modena