DUE CRISI DI EROS

DUE CRISI DI EROS DUE CRISI DI EROS Una piccola Tristana e una Bovary '900 nei romanzi spagnoli di Simo e Gala DA quasi vent'anni, e questo è ben noto, soffia sulla cultura spagnola un forte vento di erotismo, con risultati alterni e a volte opposti. Da un lato, per esempio, il grande cinema di Pedro Almodóvar e di altri registi, e la narrativa dichiaratamente e allegramente erotica dei premiati e finalisti del famoso premio La sonrisa vertical, promosso dalla casa editrice Tusquets. All'altro capo della scala, il programma Està noche sexo, di altissimo ascolto, in onda ogni martedì sera su un'emittente privata spagnola, condotto dalla conturbante, e abile, Isabel Gemio; boicottato recentemente, però, da ben sette aziende poco desiderose di vedere la loro pubblicità associata a quella che definiscono «telespazzatura sessuale». Sesso e passione rappresentano anche il nocciolo centrale di due best-seller provenienti dalla Spagna e tradotti con ammirevole puntualità. Curioso come l'editoria italiana, così cauta, per non dire restìa, nei confronti dei capolavori spagnoli, non abbia percepito quanto i due romanzi, La selvaggia, di Isabel Clara Simo e La passione turca di Antonio Gala, debbano alla grande, e in Italia pressoché sconosciuta, narrativa spagnola dell'Ottocento. Nel caso della Selvaggia, come non ricordare il famoso film Tristana, di Bunuel, fedelmente trasposto dal romanzo Tristana di Benito Perez Galdós? la vicenda della ragazza orfana protetta dal vecchio gentiluomo che le faceva da padre ed era in realtà innamorato di lei, rischiarata dalla bellezza lunare di Catherine Deneuve e dal fascino del suo tutore-amante Fernando Rey? Ecco qui, invece, una Tristana-Lolita zingaresca nella Barcellona.di oggi. Dorothy (così si chiama) ha quattordici anni, capelli rossi e lentiggini, anch'essa orfana, ma perché dotata di una certa ascendenza americana, piomba dagli Stati Uniti in casa del suo sedicente amico di famiglia e potenziale protettore. Il gentiluomo non è ambiguamente scapolo, ma semplicemente divorziato, e molto ricco. Come in Tristana c'è anche qui una casa in cui lui la terrà prigioniera, una donna di servizio che cerca di aiutare la ragazza, amori che non riescono mai a sbocciare per via del morboso legame instauratosi con la irrequieta teen-ager. Il battage del romanzo della Simo (catalana, sì, ma certo diversa dalle grandi Mercé Rodoreda e Monserrat Roig, che figurano nel catalogo di Anabasi) punta molto sull'«ambiguità tra erotismo e perversione» di lui e la «sudditanza psicologica» di lei: oltre che, naturalmente, sulle 60.000 copie vendute nel primo mese. In realtà, il «calore al ventre e alle mani», l'ec¬ citamento che prova il Pigmalione poco gentiluomo nel veder dormire la sua pupilla, hanno uno sbocco realistico e orribile. Per impedirle di andarsene, lui le distrugge col trapano i denti, trasformandoglieli in «denti da pescecane, zanne da elefante». Per fortuna (si fa per dire), a differenza di quanto sarebbe accaduto in un feuilleton ottocentesco, la povera Dorothy, mentre corre per strada, «con occhi piangenti e volto terrorizzato, capelli scarmigliati e urla disumane», s'imbatte non proprio in un vero dentista, ma almeno in un odontologo che le rimette la bocca un po' in sesto, grazie a «capsule provvi¬ sorie» e pomate calmanti. Chissà che in America, una volta scesa dall'aereo che finalmente è riuscita a prendere, seppure tormentata dalla nostalgia per il suo aguzzino («Non sa neppure se saprà fare a meno di lui, se saprà vivere»), non riescano a sistemarle anche la testa. Donna, amore, sesso e passione sono obiettivi e ingredienti dichiarati anche in La passione turca di Gala. Ma Gala sa mescolarli meglio, e in quella che, al primo momento, sembra un'emulsione quasi piacevole. Non per niente è notoriamente lo scrittore più letto di Spagna, esaltato dalle donne che hanno decretato il successo di tutti i suoi libri, tutti best-seller, dal Manuscrito cremesi del 1990 (vicenda ambientata nel 1492 nel regno moro di Granada e perciò agganciata alle celebrazioni del V Centenario) a Passione turca fino a Mas alla del jardin (sempre pubblicato da Pianeta) che è in testa alla classifica da più di due mesi. Uno dei segreti di Gala consiste nell'aver pescato a piene mani nel gnande serbatoio dì sogno-realtà, erotismo-religione che alimenta buona parte della narrativa spagnola. «Ho voluto che la protagonista fosse una Madame Bovary del secolo XX, provinciale come lei, e dimostrare la capacità di abbandono che possiede la donna, e che l'uomo probabilmente non ha, perché ha l'animo diviso», ha spiegato Gala a proposito della giovane Desideria Olivan, eroina di Passione turca. Diciamo che Desideria rassomiglia piuttosto alla famosa Regenta, la Presidentessa del capolavoro anonimo di Clarin. Huesca di oggi per l'una, Vetusta di un secolo fa per l'altra. «Ho ventisette anni», pensava la bellissima Ana de Ozores, «e muoio di noia» ed è questo il vero senso anche della vita di Desideria. Per Ana de Ozores, stretta tra la propria passione per il dongiovanni del paese e la cupidigia sacrilega del magistrale della cattedrale, il destino ha in serbo una caduta, punteggiata da penitenze e processioni e, infine, la morte. Molto più squallida, però, la sorte dell'eroina contemporanea: per sfuggire alla compagnia di amiche apparentemente femministe e aggiornate, in realtà ricche soltanto di banalità da villeggiatura o compartimento ferroviario, e di un marito bello e bigotto, ma pressoché impotente, finisce, durante un viaggio in Turchia, nelle braccia della guida di viaggio, un awenentissimo turco. Per amor suo, fuga dalla Spagna, dal marito e da tutto e, infine, suicidio solitario, una volta scoperto (ma ce ne vuole del tempo! circa duecento pagine) che il turco, l'oggetto della «passione travolgente, portatrice di estasi e di beatitudine» è, in realtà, un magnaccia, trafficante di droga che, per di più, non sogna altro che liberarsi di lei. Anche qui, una parola di speranza. Auguriamoci che sia andato meglio alle tante donne che, dopo aver letto il libro, secondo le parole di Gala, sono partite alla volta di Istanbul.

Luoghi citati: America, Barcellona, Istanbul, Italia, Mas, Spagna, Stati Uniti, Turchia