E alle Vallette si alza il sipario

E alle Vallette si alza il sipario Una giovane regista prepara lo spettacolo teatrale: tra ragazzi ci si intende E alle Vallette si alza il sipario Reciteranno gli agenti, spettatori i detenuti TEATRO DIETRO LE SBARRE Afine maggio i detenuti, dopodomani le guardie. Al carcere delle Vallette toma ad alzarsi il sipario. E nessun problema se qualcuno cerca di scappare. «E' il solito trac da palcoscenico, l'impulso di ritirarsi nel timore di non farcela. Ma passa subito». A rincuorare chi trema ci pensa Omelia Gaido che, con l'animatore Riccardo Gili, cura a titolo volontario l'iniziativa con l'appoggio di Vincenzo Castoria e Nicoletta Toscani, direttore e vicedirettrice della casa circondariale. Specializzata in teatro amatoriale, giovane e radiosa, ha piena fiducia nei suoi «ragazzi». «L'età media dei carcerati e degli agenti con cui lavoro è sui 25 anni. Convincerli a prendere ordini da una donna è stata dura». Ma tra coetanei ci si intende. Soprattutto quando certi ordini aiutano a conquistare un applauso uguale per tutti, sgombrare il clima da troppi imbaraz- zi, conoscersi meglio. Racconta Omelia: «Allo spettacolo dogli agenti collaborano gli attori detenuti che, dopo qualche impaccio da ambo le parti, si stanno trasformando in una claque entusiasta. Insieme lavoriamo alle scenografie, rivediamo il copione, valutiamo le prove. E ciascuno incoraggia e si fa incoraggiare». Lo spettacolo delle guardie (ti- tolo: «Un tempo, le castagno avevano il sapore dell'alloro») è firmato da Antonio D'Errico, docente a Milano e fratello del poliziotto Gerardo, protagonista della pièce. Narra l'incontro di tre ex amici di infanzia: Benedetto che ha ucciso la moglie e il suo amante per sottrarsi alle loro angherie, un amico pastore e l'avvocato di fiducia. A contorno, un gruppo di carabinieri. Un bel canovaccio. Anche se Ornella, diplomatica, ha modificato il finale. Nella stesura originaria benedetto accoppava l'avvocato, accorgendosi che lo stava tradendo. Lei ha preferito sorvolare sul nuovo omicidio e farlo finire in carcere, con un ritocco accettato persino dal poliziotto parente dell'autore. Fierissiino della tirata finale che gli toccherà: «Gli uomini mi hanno giudicato. Ma voi rispondete al mio sorriso con un sorriso, alla mia furia con la tolleranza». Sono soddisfatti anche i ragazzi in carcero che Ornella conta di far recitare con le guardie l'anno I prossimo, per la prima volta in i lutt'ltalia. Ci contano tutti. Compresi i più timidi: quelli che | sino ad oggi non hanno osato | partecipare all'iniziativa ma, I rotto il ghiaccio, sperano di rientrarci appena ci sarà un molo | vacante. Oliando succede è festa grande, smette di recitare chi I toma in libertà. [1. r.) I E l'anno prossimo guardie e carcerati saranno insieme sul palcoscenico «Ci contano tutti» Ornella Gaido sta preparando gli agenti del carcere improvvisatisi attori allo spettacolo di dopodomani

Persone citate: Antonio D'errico, Gaido, Nicoletta Toscani, Ornella Gaido, Riccardo Gili, Vincenzo Castoria

Luoghi citati: Milano