«Commissariate l'Amiat»
Bufera in Sala Rossa sullo scandalo dei rifiuti abusivi e nocivi Nel mirino l'assessore all'Ambiente Bufera in Sala Rossa sullo scandalo dei rifiuti abusivi e nocivi «Commissariate l'Amiat» L'opposizione: i vertici vadano via Ma la maggioranza chiede tempo Due mozioni a confronto: quella della maggioranza che sostiene Castellani con mandato al sindaco di affrontare e risolvere i problemi dell'Azienda municipale di Igiene urbana entro 120 giorni, ad ottobre, e quella dell'opposizione con la richiesta di commissariare l'Amiat, revocandogli incarichi al presidente Luigi D'Amario, ai suoi piii stretti collaboratori e al direttore generale Guido Silvestro. «Qui sta il banco di prova per il presidente», spiega Mauro Marino, capogruppo di Alleanza per Torino anche se con pds e verdi ha soltanto «rimandato ad ottobre» il management dell'Azienda di via Germagnano. In altre parole, se D'Amario farà dimettere Silvestro, la sua posizione potrebbe anche reggere, diversamente tutti a casa. «Altro che far saltare Silvestro - hanno affermato il popolare Battuello e il leghista Bellini -, la commissione amministratrice ha proposto con una delibera l'assunzione di un vicedirettore generale, scegliendolo fra conoscenti e amici, ossia senza regolare concorso: inaudito». A monte di questa bufera, lo scandalo dei rifiuti abusivi (ma c'è chi dice «nocivi») entrati a tonnellate nella discarica di via Germagnano. Ci sono già stati arresti, c'è un'indagine giudiziaria Ma ieri in Sala Rossa s'è parlato soltanto di misure amministrative e del futuro dell'azienda, sulla base di un'inchiesta del Comune sui controlli e sulla gestione dell'Azienda. Ma, se Marino, Viale e Chiara Acciarini (capigruppo di maggioranza) hanno parlato di «effettive carenze nei controlli sui rifiuti immessi nella discarica», di presunte superficialità nella sua gestione, di «eccessive deleghe» lasciate dalla commissione amministratrice a manager in attività da troppo tempo, l'opposizione (Molino e Bellini per la Lega, Tartaglia per la Rete, Simonetti per Rifondazione, Battuello per i popolari) è stata drastica: le responsabilità sono tali che l'Azienda va immediatamente commissariata. Molino, capogruppo del Car¬ roccio, si spingo più in là: «L'Amiat dev'essere gestita dai privati». E Bellini annuncia chi; domani i dipendenti di via Germagnano formeranno un comitato per chiedere al sindaco e alla giunta di bloccare «il progetto strategico» per un'Amiat che «in queste condizioni è ormai alla paralisi». «Situazione - aggiungo - che si potrà superare soltanto con le dimissioni del gruppo dirigente, «tecnico e politico». In tema di dimissioni la Sala Rossa ha anche discusso un'interrogazione di Eleonora Artesio (Re) su due consulenti volontarie (Carmen Bellone e Chiara Saraceno) uscite dalla commissiono incaricata di studiare un progetto sui «tempi della città», motivando il gesto con il fatto che il Comune non è preparato a recepirne i contenuti («Non sappiamo nemmeno a quale assessore far riferimento», avrebbero detto). Il sindaco ha osservalo che lincile dimissioni gli hanno creato «imbarazzo» e che i lavori della commissione proseguiranno. Dai banchi della maggioranza, Viale e Acciarini hanno sollecitato Castellani ad accelerare, anche in considerazione che da quella commissione «sta per arrivare una utilissima guida ai sei-vizi della città». [g. san.) s. in n 11 v> ,,v; i Il consigliere Bellini (Lega) «E' un'azienda ormai alla paralisi Meglio affidarla ai privati» che si potrà superare soltanto I consiglieri Chiara Acciarini (pds) e Giovanni Bellini (Lega) Sopra, la discarica pubblica di via Germagnano
Luoghi citati: Torino
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