Nonno Christie si pensiona

Sport Si conclude in agosto a Goteborg (a 35 anni) la magnifica carriera del velocista inglese Nonno Christie si pensiona § E'Un. 1 nel rapporto età-prestazione Linford Christie, sprinter inglese di origini giamaicane, ha annunciato che lascia l'atletica e che perciò non disputerà l'anno prossimo i Giochi olimpici di Atlanta, quando avrà 35 anni. Ha pure sparato una raffica di motivi: lo stress personale, gli impegni, molti e interessanti e assorbenti, al di fuori dello sport, la zavorra psicologica dell'età, almeno per come troppi gliela rinfacciano, facendone un limite anziché un pregio, la pressione eccessiva della stampa, troppo attenta alle sue anche minime cose. Poi ha parlato di incomprensioni da parte della federazione britannica di atletica, e qui qualcuno ha pensato di leggere la solita parolachiave: soldi. Comunque la stessa federazione ha offerto a Christie tutta la sua stima, insieme con l'annuncio che lui sarà il capitano della squadra britannica in Coppa Europa, ai Mondiali e per tutto l'anno. La decisione colpisce, sia perché se Christie tiene per tutto il 1995 può tenere ancora per un anno, sia perché arriva proprio mentre sono in corso, un po' in tutto il mondo dello sport, le celebrazioni del «vecchio è bello ed è forte»: specialmente grazio a lui e, stando nell'atletica leggera, alla sua omologa Merlcno Ottcy, giamaicana della velocità. Naturalmente è possibile il ripensamento: è di moda. In fondo Christie aveva avuto già numerose occasioni per piantar lì: sul piano tecnico, atletico e statistico dopo le vittorie massime, quella mondiale e quella olimpica, sul piano psicologico dopo le vicissitudini del fratello, perseguitato, a dire di molti, dalla polizia inglese dura con la gente di colore. Comunque la decisione del grande campione va considerata con grande rispetto ed è giusto offrirgli, con l'omaggio alla carriera, il rimpianto: fra l'altro Christie non ha (quasi) mai ingenerato sospetti di doping, cosa non facile in un mondo che ha persino «partorito» il mostro, cioè Ben Johnson, e che ha dubitato di Cari Lewis. L'addio di Christie sollecita poi il rituale giro nel mondo del grandi vecchi dello sport. Quel mondo che - attenzione - avevamo messo a soqquadro di recente, per far posto in esso al nostro Gianfranco Rosi, il pugile ridiventato campione mondiale a 38 anni, e poi però tolto di mezzo dal reato di doping. Senz'altro la doppia performance di Christie, cioè l'Olimpiade a 31 anni e il Mondiale a 32, è sensazionale, specie nella velocità, che sino al suo avvento sembrava tutta dei giovani. Proprio Christie aveva sollecitato più volte e un po' dappertutto paragoni ed elencazioni di performances sportive rapportate all'età. E anche adesso offriamo al grande campione la galleria di quelli in un certo modo come lui, o vicini a lui: la tabella qui di fianco cerca di mettere in fila, con criteri che per forza di cose sono anche soggettivi, imprese sensazionali in assoluto e ovviamente ancor più in rapporto all'età del loro titolare. Naturalmente bisogna evitare la... preistoria od effettuare una certa tara su sport sommamente tecnici oppure decisamente mediati dallo strumento. Il caso, ad esempio, dello svedese Swahn,- olimpionico di tiro nel 1912 a Stoccolma, quando aveva 64 anni. Ed ecco Nuvolari, primo in un gran premio a 56 anni, e riconosciuto da tutti come unico al mondo per stile e foga di guida. Cosi come gli sport di squadra esigono ovviamente un impegno diverso da quello degli sport individuali: e un Gerevich magiaro olimpionico di sciabola a 50 anni è magari un vecchio atleta omaggiato di qualche presenza nel torneo. Proprio scorrendo questo elenco, dove stanno bene gli italiani Moser e De Zolt e Zoff, viene da dire che Christie, tenuto conto anche e soprattutto dell'universalità della sua disciplina, del fatto che nel mondo tutti ma davvero tutti corrono, è il più grande nel rapporto età-vittoria. E dunque il suo addio, se confermato, dove simmetricamente risultare il più celebrato e il più amaro. In uno sport poi non, come dire?, «longevo»; l'età alta pare infatti ossero frequentata, ai massimi livelli, specialmente nel pugilato, dove ci sono ben 17 campioni del mondo con 37 anni o più e ben 4 con 40 anni o più, sino al mitico Archie Moore, iridato dei mediomassimi a 48 anni, e all'altrettanto mitico George Foreman, iridato dei massimi a 46 anni. Con in più il sospetto di un'anagrafe gentile, che ha tolto loro qualche annetto. Gian Paolo Ormezzano LO SVEDESE SWAHN OLIMPIONICO A 64 ANNI NOME NAZIONE SPORT ETA' EXPLOIT NUVOLARI (ITA] AUTO 56 ANNI PRIMO IN UN GP MOORE [USA] BOXE 48 ANNI CAMPIONE MONDIALE MATTHEWS [INGH] CALCIO -17 ANNI TITOLARE IN A NICKLAUS [USA] GOLF 46 ANNI PRIMO NEL MASTER FOREMAN [USA] BOXE 46 ANNI CAMPIONE MONDIALE FANGIO |ARG] AUTO 46 ANNI CAMPIONE MONDIALE DEZOLT [ITA] SCI 44 ANNI CAMPIONE OLIMPICO MOSER [ITA] CICLISMO 42 ANNI 51,840 KM NELL'ORA ZOFF [ITAl CALCIO 40 ANNI CAMPIONE MONDIALE ROSEWALL [AUS] TENNIS 40 ANNI NUMERO 2 AL MONDO ZOETEMELK [OLA] CICLISMO 39 ANNI CAMPIONE MONDIALE SMETANINA [URSS] SCI 39 ANNI CAMPIONESSA OLIMPICA MANOLIU [ROM] ATLETICA 36 ANNI CAMPIONESSA OLIMPICA Lo stress, i numerosi impegni extra sportivi, i problemi con la stampa inglese e la Federazione hanno convinto Christie ad annunciare che lascerà l'atletica a fine stagione; ci sarà ancora un ripensamento'

Luoghi citati: Atlanta, Europa, Goteborg, Stoccolma, Urss, Usa