Teatro in tv: l'esilio è finito

Teatro in tv; l'esilio è finito Si comincia a metà ottobre, su Raidue, il sabato: però in seconda serata Teatro in tv; l'esilio è finito Una vera sfida, senza pensare all'audience ROMA. Per l'annuncio del ritorno del teatro sugli schermi della televisione pubblica sono scesi dai piani alti di viale Mazzini i massimi dirigenti della Rai (dalla presidente Letizia Moratti al direttore generale Raffaele Minicucci) accolti da molti operatori culturali e da una nutrita rappresentanza di attori. Nel bel mezzo dell'incontro Araldo Tieri, Giuliana Lojodice e Aldo Giuffrè hanno consognato alla Moratti 100 mila firme por il ritorno del teatro in tv da loro raccolte nell'ultima stagione di prosa. Tutto comincerà a metà ottobre, su Rai Due e di sabato, in seconda serata, quando su Rai Uno terminerà il varietà popolare. L'intesa è stata sottoscritta da Rai e Agis. Per quest'anno la Rai prevede di trasmettere la registrazione di cinque o sei commedie che assieme ad altrettante inedite e già realizzate formeranno un primo pacchetto di dodici titoli che nel 1996 diventeranno 24. Per la prima volta non si prende in considerazione la semplice registrazione televisiva di un'opera di prosa, ma il prodotto teatrale viene registrato in una esecuzione costruita appositamente con i ritmi della televisione e con gli accorgimenti necessari alla resa ottimale per l'esigenza e le caratteristiche del piccolo schermo. Ma per ora c'è incertezza sul luogo della ripresa: in studio o in teatro. Ieri mattina Andrea Giordana e il regista Giancarlo Sope hanno manifestato perplessità sulla ripresa in teatro che non convinco neppure Giancarlo Menotti. «In Inghilterra ho visto molta prosa in tv, ma realizzata in studio. Bisogna rinunciare alle riprese a teatro perché alla fine gli spettacoli risultano noiosi sui teleschermi». Pippo Baudo, che nella sua veste di direttore artistico della Rai gestirà l'operazione, difende invece la ripresa «da teatro» poiché la considera più adatta a far sen¬ tire al telespettatore l'atmosfera di una serata a teatro. Comunque la Rai ha già messo a disposizione gli studi di Torino e di Napoli. «Non abbiamo molti soldi - ha ciotto Baudo -, ma c'è tanta volontà di fare del bene al teatro e il inerito è anche degli attori che hanno accettato condizioni "amichevoli", fuori dalle regole sindacali. Nella scolta dei titoli saremo attenti a tutto quanto ci offre il panorama di prosa nazionale». La scolta degli spettacoli da programmare è affidata ad una commissiono mista Rai-Agis. L'operazione «La televisione per il teatro» prevede, oltre alla trasmissione del sabato sera, una serio di iniziative promozionali a favore di tutti gli spettacoli di prosa che tra l'autunno e la primavera sono in tournée sulla Penisola. C'è inoltre il desiderio di formare, d'intesa con l'Ente Teatrale Italiano, una «video-teatroteca» per tenere vive nella memoria le interpretazioni dei no¬ stri più popolari attori. Per la televisione pubblica, sottolinea il direttore di Rai Due, Gabriele La Porta, il traguardo è smentire chi sostiene che il teatro non è un genere di spettacolo da rappresentare in tv e non sono pochi a pensarla in questo modo. «Se anche il teatro diventa immagine - afferma Giuseppe Patroni Griffi - siamo perduti. Sono contrario a portare il teatro in televisione: si corre il rischio di perdere gli spettatori che già abbiamo. Il teatro deve rimanere una forma artistica per un pubblico d'elite che ama uscire di casa». «E noi ribatte Baudo - dimostreremo che il teatro in televisione non annoia, anzi invoglierà il pubblico ad andarlo a vedere nelle sale. Al sabato, in seconda serata, c'è un potenziale grosso pubblico per il teatro in tv. Ma noi per questo progetto siamo liberi da qualsiasi condizionamento di audience». Ernesto Baldo Si farà informazione sugli spettacoli in giro per l'Italia Nasce una videoteca Giuliana Lojodice. L'attrice ha raccolto con Aroldo Tieri le firme di 100 mila spettatori per il ritorno del teatro in tv Ieri le ha consegnate alla presidente della Rai, Moratti

Luoghi citati: Inghilterra, Italia, Napoli, Roma, Torino