«Frode fiscale processate Berlusconi»

«Frode fiscale, processate Berlusconi» ^| Avrebbe acquistato terreni a Macherio dichiarando un decimo dei prezzo «Frode fiscale, processate Berlusconi» E la procura chiede al gip il «giudizio immediato» MILANO. «Silvio Berlusconi a processo per frode fiscale»: questo chiede la procura di Milano; su questo dovrà presto decidere il gip, Fabio Pàpàrella. Presto, perche la procura (nella persona di Margherita Taddei) chiede il "giudizio immediato», quello previsto «nell'evidenza della prova», li il gip - secondo il codice ha cinque giorni di tempo pei' decidere se rinviare a giudizio l'indagato o respingere l'istanza. «A procosso comunque» chiede però la procura: «in subordine» al rito immediato, c'è infatti la richiesta di «rito ordinario». Udienza preliminare, tempi pìCi lunghi ma - alla fine - sempre il processo. Ed è il secondo che la procura sollecita per Berlusconi. La prima richiesta di rinvio a giudizio (con udienza preliminare già l'issata per il A luglio) riguarda le tangenti pagate da diverso società Fininvest alla Finanza per ammorbidire i controlli fiscali. L'accusa - in questo caso - è concorso in corruzione. La frodo fiscale, invece, riguarda la compravendila di terreni in quel di Macherio, dove Berlusconi ha tuia villa. Villa sontuosa, dove vivono la moglie Veronica e i tre figli più piccoli. Grande parco, che Berlusconi ha voluto ampliare comprando terreni contigui. E fin qui, nulla da obiettare. «Qualcosa», da obiettare la procura lo trova invece nella complessa operazione che ha portato all'acquisto. Innanzitutto la cifra dichiarata: r>75 milioni. «Un prezzo apparente», sostiene l'accusa; quello «effettivamente pagato» sarebbe slato assai più allo: cinque miliardi (por la precisióne, 4 miliardi e 965 milioni). Una differenza di prezzo ammessa dagli stessi venditori del terreno che hanno infatti richiesto il condono fiscale. Ma non c'è solo il «particolare» del prezzo. C'è anche un complesso meccanismo che coinvolge due società Fininvest (Immobiliare Buonapartc II e Idra), una serie di prestanome (per lo più funzionari del gruppo) e tre personaggi che si occupano assai da vicino delle finanze di Silvio Berlusconi: Salvatore Sciascia, responsabile dei servizi fiscali della Fininvest; Giuseppe Spinelli, amministratore dei beni di famiglia; Livio Gironi, per molti anni commercialista di fiducia del Cavaliere. In tutto nove persone che secondo la procura - devono essere processate assieme a Berlusconi. La complessa operazione era stata scoperta nell'ambito della più vasta indagine su quegli uli ramiliardari libretti al pollatore. Che la procura sospetta siano sfati utilizzati per parecchie ope- razioni (in nero) della Fininvest; mentre la Fininvest stessa sostiene essere «di proprietà della famiglia Berlusconi». Quei libroni che - secondo l'avvocalo del Cavalière, Ennio Amodio - servivano «a tutto lo speso, compreso burro e formaggio». Burro, formaggio, o parco della villa: su un libretto acceso al Monto dei Paschi di Siena vengono depositati (siamo nel 1990) 5 miliardi e 428 milioni. Sono i soldi che poi servono a comprare i terroni. Ma da dove vengono? Secondo l'accusa dall'Idra che li aveva versati ai soci-prestanome dell'Immobiliare Buonaparte li per acquistare la suddetta società. Che era stata a sua volta fondata con un capitali? di 25 milioni e 800 mila lire. Da questo complesso giro (c dalla mancala segnalazione sulla denuncia dei redditi di quei cinque miliardi e rotti) l'accusa di frode fiscale?. Un'ipotesi di reato che Berlusconi e i suoi avvocali hanno sempre respinto. Ancora ieri un comunicalo in lai senso: «L'accusa è totalmente destituita di fondamento - scrivono Amodio e il suo collega, Giuseppe De Luca - in quanto non sussiste la plusvalenza denunciata, e non esiste la fronde fiscale perché il prezzo reale ed effettivo della compravendita è stato indicato nel bilancio della società Idra». I legali protestano poi por la «palese violazione del segreto investigativo»; Berlusconi, affermano, «ha appreso ancora una volta dalla stampa, prima chi? gli sia stalo notificato l'avviso dall'autorità competente, che il pm di Milano ha richiesto il suo rinvio a giudizio», Infine la promossa - dà parte dei legali - di una «consulenza tecnica» sulla compravendita; che dovrebbe dimostrare la loro I tesi. In verità era un documento I che avevano promosso da tempo e la procura aspettava proprio ] quello, prima di decidere sulla richiesta di rinvio a giudizio. Ma poi - di rinvio in rinvio - l'attesa si è dimostrala, lino a ieri, vana. Con il rischio che i tempi por il giudizio immediato (tre mesi dall'iscrizione sul registro degli indagati! scadessero. E allora la procura ha deciso lo stesso: chiede il processo per Berlusconi. Subito. Susanna Marzolla I difensori: accusa infondata; non esiste plusvalenza E' la seconda richiesta: la prima (udienza 4 luglio) riguarda tangenti alla Gdf ^| l * ] A lato l'ex pm Antonio Di Pieno Sono, il capo degli ispettori ministeriali Ugo Dinacci La villa di Macherio (foto di Mauro l Galligani da •■Epoca») *

Luoghi citati: Macherio, Milano, Siena