«Sarò all'altezza?»

«Sarò all'altezza?» «Sarò all'altezza?» Una lettera scritta a 17 anni «Suonare a Milano, che onore» Brescia, 30 novembre 37 XVI ARISSIMA sorella d'arte, avrei voluto rispondere subito alla Sua gentile lettera di sabato scorso, ma desideravo prima prender visione della Toccata, per esser più preciso in c merito, tanto più che il programma era già stato compilato per Milano e presentato. E' giunta questa mattina ed ora posso dirle che senz'altro sarà eseguita Isalvo quel tal codino del diavolo, contro il quale invito anche Lei a fare i debiti scongiuri!). Sarà dunque eseguita e lo farò molto volentieri, prima di tutto per l'onore che a fatto [sic] a me povero sconosciuto, ma che non sono insensibile a quelle prove di fiducia anche se fraterne, poi perché la Toccata mi è subito piaciuta e ritengo poterla mandare a memoria in una settimana al massimo. Bella e d'effetto e francamente la trovo molto più simpatica e varia di quella di Prokofiev. Non aggiungo altro in merito, poiché un'eletta compositrice e già di fama come Lei, non ha certo bisogno dei miei riconoscimenti, anche se improntati alla più schietta serenità e sincerità e a nulla potrebbero giovarle. Una cosa mi preoccupa! Sarò all'altezza della situazione? Tenere a battesimo un pregevo¬ le lavoro d'arte davanti ad un pubblico di Conservatorio di Milano, non e cosa da prendere a gabbo specialmente per un r -.>azzo di 17 anni come me! (veramente in gennaio ne avrò 18). Suono come suono, valgo quel che valgo, sento come sento e forse non sono niente di niente, un'illusione della mia illusione, però filo diritto come la mia volontà e le note non mi hanno mai preoccupato fin da quando spontaneamente ho intrapreso lo studio del pianoforte cioè da circa quindici anni! Per il bene che mi ha fatto onorandomi della Sua fiducia, io cercherò con tutte le mie forze di contraccambiarla presentando nella miglior luce possibile la Sua nuova composizione augurandomi che da questa nuova forma di collaborazione possa sorgere qualcosa di vantaggioso per entrambi e cioè la gloria per Lei e per me, povero dimenticato, qualche scrittura, sia pure modesta. Con animo fraterno invio i più distinti ossequi ed auguri devotissimo Arturo Benedetti Michelangeli Pubblichiamo la lettera inedita di Benedetti Michelangeli alla compositrice Barbara Giuranna, scritta per la prima esecuzione della sua Toccata per pianoforte. Ce la fornisce l'Accademia di Santa Cecilia. '/•"••m.^V.-i;;,;.. - . fi*- Due brani dalla lettera inedita del pianista

Persone citate: Arturo Benedetti Michelangeli, Benedetti Michelangeli, Giuranna, Prokofiev, Santa Cecilia

Luoghi citati: Brescia, Milano