Corrotto ma capace La Francia lo elegge di Enrico Benedetto

A Cannes, Lione, Grenoble e in molti centri minori gli elettori sconfessano «Mani pulite» A Cannes, Lione, Grenoble e in molti centri minori gli elettori sconfessano «Mani pulite» Corrotto ma capace La Francia lo elegge PARIGI DAL NÒSTRO CORRISPONDENTE Elettori contro giudici. Ovvero: la magistratura condanna, le urne assolvono. Halle Municipali sostanziale pareggio DroiteGauche (una «divina sorpresa» por il ps), e Jean-Mario Le Pon a l'are da arbitro in ben 120 Comuni di oltre 30 mila abitanti esce una bizzarra mappa politicogiudiziaria. A Cannes, Lione, Grenoble e parecchi centri minori ove il primo cittadino ò sotl'accusa per malversazioni, la sua lista ha sbaragliato domenica contro ogni aspettativa avversari «virtuósi», dimostrando loro come non sempre l'etica pronii sull'amoralità. E' una lezione che là riflettere la Francia intera, non solo il Centro-Destra ai cui ranghi appartengono i 3 sindaci tangentari Iniziamo da Cannes. Il giscardiano Michel Mouillot doveva farsi perdonare non semplici accuse, bensì una prima condanna. E la situazione sul piano processuale era sì compromessa che il mese scorso la maggioranza governativa si decise a «paracadutare» sulla Croisette un uomo probo come il consigliere di Chirac Jacques Lellouchc. Sconfessato da Parigi, messo kappaò dai giudici, Mouillot pareva in ginocchio. Tanto più che una mancata assoluzione in appello 10 avrebbe reso ineleggibile, obbligandolo - se vincitore - a dimettersi. E invece no. Con oltre 11 47%, Mouillot sfiora d'acchito la plateale riconferma. E domenica Lcllouche (241 non potrà corto impensierirlo nel ballottaggio. Condannato nel medesimo processo, il sindaco gollista lionesc Michel Noir affrontava Raymond Barre. Una candidatura, quella dell'ex premier, promessa alla vittoria. Ebbene, i due sono quasi pari. E Barre dovrà garantirsi il sostegno di Noir facendogli ampio concessioni se non intendo vedersi soffiare dalla Gaucho la Mairio. Ancora più emblematico il caso Grenoble. Alain Carignon - 202 giorni in carcere per appalti di favore - non si ripresentava. Ma guiderebbe dall'ombra la formazione rpr-udf laureatasi in pole position - seppure a fatica - due giorni fa. La presiedo un suo ex assessore. Nonché amico d'infanzia. Guanto allo scandalo Case Popolari che da mesi affligge Parigi, non si può dire Jacques Chirac e il successore Jean Tùberi ne escano male: in 18 arrondissement su 20 la Droito trionfa. Guanto basta perché la Sinistra gridi allo scandalo, tuonando contro l'ambigua «doppia morale» emersa dai seggi. Ma per erigersi a vestale della Giustizia non dovrebbe avere il «caso Mellick» sul groppone. Sindaco a Béthunc - cittadina presso Lille - il parlamentare ps ammise di aver mentito in tribunale per salvare con un alibi fasullo Bernard Tapie. Ma ciò non gli ha precluso la rielezione, che si annuncia probabile fra cinque giorni. Riassumendo, malgrado proprio in suo nomo la Giustizia irroghi sentenze, il Popolo Sovrano parrebbe sconfessare l'operazione «Mains Propres». Diversi i motivi adducibili. Ma tutti conducono a un assioma: ancorché reprensibile, il «buon sindaco» non si aliena la simpatia della cittadinanza. Capace ma ladro? Promosso. In altri casi ha pagato l'immancabile vittimismo dei Primi Cittadini, l'invocare macchinazioni e congiure. O - ancora - il tenace odio provinciale verso le «interferenze esterno», parigine o no. Nell'attesa la diagnosi si decanti, già incalza un altro tema: l'emergenza Front National. La media nazionale non supera l'8%, e tuttavia dopo un sollievo iniziale agli exit poli, man mano lo spoglio procedeva i francesi si sono resi conto che Le Pon aveva in tasca la chiave del 18 giugno. Per partecipare alla Fase 2 occorre almeno il 10%. Debole nelle campagne, il Fn lo raccoglie senza problema a livello urbano. Con exploit da 30 e più nel Midi (Tolone, Perpignan, Bitrolles, Malignano...). Il suo peso s'an¬ nuncia decisivo per sbarrare la strada alla Gauche. Ma l'alleanza tra Destra morbida od estrema che Jean-Marie Le Pen invoca richiedo contropartite. Che legittimerebbero il F'ront National. «No grazie», replica dunque la direzione gollista. Ma non spinge l'antilepenismo sino a ipotizzare alleanze strategiche con il ps. Che, invece, si ritirerà dalla lizza per appoggiare rpr e udf nelle situazioni più «a rischio». Solo qualora, però, la Rosa non abbia la minima chance di spuntarla. Enrico Benedetto & li passaggio delle consegne tra Juppé e Chaban-Delmas alla guida di Bordeaux