Sherlock Holmes ritorna, e scova un Conan Doyle perduto di Fabio Galvano

Sherlock Holmes ritorna, e scova un Conan Doyle perduto Dopo dieci anni di pedinamenti, un libraio appassionato ritrova un racconto del giovanissimo aspirante romanziere Sherlock Holmes ritorna, e scova un Conan Doyle perduto Storia lugubre d'una ragazza ribelle, d'un folle druido, d'un sacrificio pagano LONDRA DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Per i patiti di Sherlock Holmes è un po' una delusione, perché il re dei segugi è del tutto estraneo alla scoperta di un racconto «perduto» del suo autore Arthur Conan Doyle. Il merito va invece a un appassionato doyliano, Michael Halewood, che con pazienza certosina ha individuato e poi rintracciato un racconto uno dei primi scritti da Conan Doyle - su una polverosa rivista del secolo scorso; e che, con questa scoperta, ha messo in agitazione la Conan Doyle Society. Il racconto s'intitola La tragedia di Bloodstone e fu scritto nel 1884: tre anni prima che Sherlock Holmes facesse il suo esordio dando fama perenne a Conan Doyle. Medico a Southsea, un sobborgo di Portsmouth, il giovane Doyle scriveva fra una visita e l'altra, per aggiungere qualche soldo ai magri guadagni ma soprattutto per combattere la noia. Soltanto nel 1891, dopo il successo di Sherlock Holmes, abbandonò la medicina per dedicarsi esclusivamente alla produzione letteraria. Nei primi anni, tuttavia, i suoi racconti uscivano addirittura anonimi sul Saturday Journal. Merito di Michael Halewood è di avere rintracciato a un'asta - e acquistato - una lettera di Conan Doyle che conteneva un riferimento a quel racconto, lungo abbastanza da riempire oggi un'intera pagina di giornale. Nella lettera, scritta nel 1885 e indirizzata all'editore Cassell, lo scrittore chiedeva il permesso di utilizzare due suoi raccon- ti - pubblicati, appunto, dal Saturday Journal - in una raccolta di novelle chiestagli da un altro editore. Uno dei racconti indicati era La tragedia di Bloodstone. Sono durate quasi dieci anni le ricerche di Halewood, che fa il libraio nella cittadina di Pre- ston, nel Lancashire. Ha avuto successo quando ha trovato una vecchia raccolta della rivista. E si è subito rivolto alla Conan Doyle Society. «E' una vicenda emozionante», afferma Chris Roden, che della società è fondatore e pre¬ sidente: «La possibilità di scoprire lavori sconosciuti di Conan Doyle è abbastanza remota, e questo è un caso splendido. Michael Halewood ci ha suggerito una ristampa, ed è quanto abbiamo ora fatto: gli appassionati di Conan Doyle possono fare una bella aggiunta alle loro raccolte di testi». Anche perché, come afferma Roden, La tragedia di Bloodstone è il primo esempio, nell'opera del medico romanziere, di una stretta correlazione tra fantasia narrativa e avvenimenti di cronaca. Il racconto, lugubre e da brivido, è legato a un avvenimento che a quei tempi fece scalpore. E' la vicenda di una ragazza ri¬ belle che fugge da casa e trova rifugio nelle montagne del Galles, dove viene catturata da un druido che intende sacrificarla, in un rito pagano, mettendola al rogo. L'ispirazione viene però dalla vicenda di William Price, un medico gallese arrestato proprio nel 1884: gli abitanti di un villaggio l'avevano trovato, in tunica da druido, mentre bruciava il cadavere di un figlio illegittimo. La tragedia di Bloodstone fa un preciso riferimento al dottor Price, la cui vicenda ebbe tra l'altro il merito di aprire in Inghilterra un dibattito sulla liceità della cremazione. «E' un magnifico racconto, ben scritto. Ed è la prima novità di Conan Doyle a emergere dopo tredici anni», osserva Chris Roden. Con entusiasmo, anche perché la storia ritrovata è una delle prime nel filone - poi ampiamente sfruttato da Conan Doyle - del mistico e del soprannaturale. Fabio Galvano Ispirato dalla cronaca, nessuna traccia del celebre investigatore Scritto nel 1884 quando l'autore faceva ancora il medico

Luoghi citati: Galles, Inghilterra, Londra