«Niente maturità è un analfabeta» di Maria Corbi

Lombardi: proteste giuste, ma non si cambia Roma, non ammesso all'esame dopo 5 anni di liceo. Ma la prof, replica: era solo un'esagerazione «Niente maturità, è un analfabeta» Lui accusa l'insegnante: mi insulta ROMA. Storia di Fabrizio, analfabeta alle soglie della maturità. Mancata per un soffio perché non ammesso agli esami. Ma è possibile che uno studente di 19 anni possa dribblare esami elementari, medie e cinque anni di superiori, arrivando senza sapere né leggere né scrivere alla soglia della licenza liceale? Così sembrava, almeno stando alla denuncia di un professore del liceo Pasteur di Roma, Pasqualino Del Grosso, che ha protestato contro il comportamento della sua collega di lettere rea di aver definito, con tanto di prova sui verbali dogli scrutini, analfabeta uno studente non ammesso agli esami di maturità. Da qui il caso, lo strano caso di Fabrizio, P. lo studente che por un soffio avrebbe mancato l'ingresso all'Università con il pesante bagaglio dell'analfabetismo. Ma le cose non sono esattamente come lo zelante professore di filosofia le ha raccontate. La definizione «analfabeta», probabilmente scappata all'insegnante di lettere, sarebbe solo un'iperbole linguistica. Un'esagerazione per definire, in modo - forse un po' «pesante» e superficiale - la scarsa preparazione di Fabrizio che adesso è il primo a protestare. «Macché analfabeta - si difende - non sono un grande studioso, questo è certo, e sapevo che sarei slato bocciato, perché non ho studiato abbastanza. Ma gli insulti no, quelli non me li aspettavo proprio. Ora che quella professoressa mi ha definito analfabeta mi sento messo alla berlina davanti a tutta Italia». E come dargli torto? La notizia del suo «analfabetismo» ha fatto il giro di tutt'Italia grazie al professore di filosofia che, a scrutini conclusi, infastidito dalla frase della sua collega e andato nella redazione di un quotidiano a denunciare il caso. E non rinuncia a ribadire le sue ragioni. «Sono sconcertato anche io - ha detto Pasqualino Del Grosso - ma sono pronto a ripetere quello che ho dichiarato ieri. Quando si ò parlato di Fabrizio, nell'ambito degli scrutini, la professoressa d'italiano lo ha definito un completo analfabeta. Io lavoro in quella scuola solo da un anno e mi sembra incredibile che professori che hanno seguito un alunno per sei anni arrivino a definirlo analfabeta un mese prima della maturità. E gli anni passati? Allora dove erano quei professori?». «Fabrizio - ha detto ancora il professore - 6 un ragazzo preciso e disciplinato, forse non particolarmente brillante, ma coscienzioso. Nella sua classe inoltre è quello che ha il maggior numero di presenze. Per questo ho ritenuto necessario inviare un esposto al preside. Spero si trovi un rimedio per questo incidente». Rimedio che a questo punto non può essere la promozione. «Non credo proprio - dico il preside Riccardo Orlanducci -, il ragazzo non era preparato e per questo con dispiacere, come sempre quando decidiamo una bocciatura, non lo abbiamo ammesso agli esami di maturità. E lo abbiamo deciso all'unanimità. I voti por la bocciatura sono stati nove su nove, compre¬ so, dunque, anche quello del professor Del Grosso». E la storia dell'analfabetismo? «Nel verbale non abbiamo assolutamente scritto una cosa del genere. Ci mancherebbe», si difende il preside. «Io quella frase non l'ho nemmeno sentita. Le cose dette dal professore di filosofia, che forse avrà dei motivi personali per aver fatto una cosa del genere, hanno avuto l'effetto di demoralizzare Fabrizio e i suoi compagni di classe. L'unico ad avere avuto un clan no da questa vicenda è stato lo studente, che certo non è uno scienziato ma e un ottimo ra- gazzoa. Molto seccata la professoressa Gargara, l'insegnante di lettere contro cui ha puntato l'indice il collega di filosofia. ((Bisogna capire cosa si intende quando di dice non sa ne leggere ne scrivere. La frase va intesa tra virgoletti?, naturalmente...». Dunque Fabrizio si è visto consegnale la patente di analfabeta per ruggini tra professori. Una brutta storia, paradossale, che ha fatto infuriare la famiglia del ragazzo. «Io e mia moglie - dice il papà - siamo sconcertati, ci sentiamo parte offesa in questa vicenda. Lunedi andremo dal preside a chiedere spiegazioni. Nostro figlio è stato messo proprio in una brutta situazione». Maria Corbi Foligno: le compagne insorgono in difesa della ragazza handicappata ma i docenti ribattono: non è abbastanza preparata Studenti guardano i tabelloni coi risultati dell'anno scolastico. Sotto, all'uscita di scuola II ministro della Pubblica istruzione Giancarlo Lombardi

Persone citate: Del Grosso, Giancarlo Lombardi, Pasqualino Del Grosso, Pasteur, Riccardo Orlanducci

Luoghi citati: Foligno, Italia, Roma