Salerno camorrista dà 150 milioni per i disabili

«Risarcito con una miseria» Salerno: camorrista dà 150 milioni per i disabili Ha ucciso 50 volte, ora si pente «Fate del bene coi miei soldi» SALERNO. Centocinquanta milioni, il prezzo della redenzione. Vuole pagarlo uno spietato boss della camorra, un killer da cinquanta omicidi, due volte pentito. Da un anno è uno dei più attivi «collaboratori della giustizia»: ha confessato tutto, delitti e decine di omicidi. Ora chiede scusa al suo paese, ai suoi concittadini, alle famiglie che portano il lutto per le stragi di camorra che hanno insanguinato gli ultimi dieci anni di guerra tra cosche nell'Agro NocerinoSarnese. Pasquale Loreto, 43 anni, ora superprotetto dalla legislazione speciale sui pentiti, mette a disposizione «tutto il denaro» che ha, 150 milioni, per donarli al Comune di Scafati, dove è nato ed ha costruito tutto il suo impero illegale. Ha scritto una lettera al sindaco, Nicola Pesce, ed ha donato la somma perché possa essere utilizzata come contributo per la realizzazione di un centro di accoglienza per portatori di handicap: «Sono davvero straziato del male che ho compiuto». Pasquale Loreto, boss del clan della «nuova famiglia», è plenipotenziario di un altro grande boss ora pentito, Pasquale Galasso; negli ultimi dieci anni ha dettato legge, quella della camorra, e firmato decine di omicidi, da esecutore materiale o mandante. Un killer spietato, arrestato dopo una lunghissima latitanza esattamente un anno fa. Nella lettera inviata al sindaco, e che il primo cittadino di Scafati non ha voluto commentare, Loreto chiede l'assoluzione alla gente della sua terra, e alle istituzioni. Il Comune di Scafati per tre anni è stato affidato ad un commissario dopo che il Presidente della Repubblica lo aveva sciolto per infiltrazioni camorristiche. [p. r.J

Persone citate: Nicola Pesce, Pasquale Galasso

Luoghi citati: Comune Di Scafati, Loreto, Salerno, Scafati