«Macché eroe tremavo di paura»

Accuse ai corsi per Rombo «Macché eroe, tremavo di paura» O'Grady racconta la sua odissea: ero un coniglio BRACCATO PER 6 GIORNI FAVIANO ORSE volerà ancora, ma probabilmente non più sulla Bosnia. E se non si rimetterà completamente, per il ventinovenne pilota americano Scott F. O'Grady, divenuto eroe dopo la terribile odissea bosniaca, ora si profila la prospettiva di diventare un tranquillo insegnante della scuola di sopravvivenza della base aerea di Spokane, la sua città natale. Oggi partirà da Aviano alla volta di Washington dove troverà ad accoglierlo il padre, la madre e la sorella. Domani sarà ricevuto alla Casa Bianca dal presidente degli Stati Uniti, Bill Clinton. Negli States rimarrà almeno due settimane, il tempo per rimettere a posto i piedi, che hanno subito i danni più gravi, e per assicurare una tregua al sistema nervoso decisamente provato. Poi si vedrà. Ma se il futuro del capitano è ancora un'incognita, non altrettanto è il sue passato. Quello più recente, ovviamente, di perfetto top gun. Nel corso di una conferenza stampa organizzata ieri mattina nella base Usaf di Aviano, a beneficio dell'insaziabile Cnn, all'indomani della grande lesta di bentornato tributata dalla grande comunità pordenonese a stelle e strisce, lo stesso O' Grady, per gli amici Zulù, ha dovuto superare l'ennesima prova del fuoco e accontentare gli astanti, commilitoni e giornalisti, svelando molti dei dottagli della propria disavventura bosniaca. E mentre la registrazione del contatto radio tra O'Grady e il capitano Thomas Hanford risuonava nella sala stampa, a rompere il silenzio degli astanti ò stato ancora una volta il suo pianto. A tradirlo 6 stato l'inizio della registrazione, nel punto in cui Hanford chiede a Zulù ulteriori informazioni in codice per sincerarsi della sua identità. Da quel momento, fino al termine dell'incontro, fazzoletto e tè ristoratore sono sempre stati a portata di mano del capitano. «Altro che eroe. Ero un coniglietto spaurito - ha detto -. Gli eroi sono quelli che mi hanno salvato». Su sci giorni nel bosco, «Zulù» si è soffermato illustrando nei minimi particolari i propri «banchetti». Quali? Lo formiche reperi- te infilando le dita nei formicai e il liquido spremuto dai suoi calzini. «Ho cercato poi ha detto ancora lasciandosi scappare un mezzo sorriso di catturare un coniglio con le mani, ma lui se l'è data a gambe». Accanto ai temi gastronomici, a destare stupore è stato il fatto che i serbi, nonostante fosse finito vicino ad una grande strada e a un centro abitato e nonostante moltissime persone lo avessero visto lanciarsi dall'aereo, non fossero riusciti a catturarlo. «La maggior parte del tempo - ha risposto - l'ho passato con la faccia nella polvere pregando che nessuno mi vedesse. Il primo giorno è stato il peggiore. Ero a terra e c'era qualcuno che camminava vicino a me. I serbi sparavano e non credo che stessero cacciando. Credo che avessero visto qualcosa e avessero pensato che ero io. Stavano cercando di ucci¬ dermi». Ma a chi gli chiede com'è riuscito a salvarsi dall'inferno di quel bosco a Sud-Est di Bihac, O'Grady non dà molta soddisfazione e ripete con gli occhi ludici tre lettere: «Dio. Dio mi ha aiutato a sopravvivere; i miei compagni mi hanno l'atto rinascere». Fra tutti è ai marinos che «Zulù» riserva il grazie più caloroso. Quegli stessi marines della nave anfibia «Kearsage» che da ieri festeg¬ giano il loro eroe a Trieste. Nello scalo del capoluogo giuliano infatti si avvicendano di continuo navi dei Paesi Nato impegnato nell'operazione «Sharp Guard» per l'interdizione della navigazione alle navi della Repubblica Foderala Jugoslava (Serbia e Montenegro). Elena Marco «SONO VIVO, SALVATEMI» Ecco il testo originale del contatto radio tra il capitano Scott O'Grady e il pilota dell'F-16 Thomas Hanlord II colloquio è avvenuto nella notte, circa Ire ore prima del ritrovamento di O'Grady. HANFORD: Basher 52. qui e Basher 11 sul canale Alla. O'GRADY: Basher 52. ti sento forte e chiaro, come pensi di potermi trovate? H: Patla ancora per Basher 11 0: Basher 52 pronto li sento torte e chiaro Sono vivo, aiuto. H: Basher 52 sei giunto forte e chiaro. Chi è questo? 0: Sto bene e sono ok H: Non giungi bene. 0: Sono vivo, come mi senti? H: Arrivi frammentato Dimmi di nuovo il tuo codice 0: Basner U, Basher 52. H: E questo è,. Basher 11. Dimmi il tuo codice. 0: Basher52, H' Copiato, Sei il Basher 52 0: Basher 52, sono vivo. H: Adesso ti ho sentito male. 0: (disturbo radio). H: Ripeti, ripeti. 0: Sono Basher 52, capito' Basher 52' Come mi senti' H: Forte e chiaro. 0: Sono vivo, vivo. H: Ricevuto. Qual era il tuo squadrone in Corea? 0: Juvat, Juvat. H: Ricevuto, sei vivo. Sono felice di sentire la tua voce. Airivi male. Ecco le istruzioni: ritrasmetti alla mezz'ora della prossima ora, e stai in conlatto per due minuti. mmmmsBmmmmiminmmmmmmmmm

Persone citate: Bill Clinton, O'grady, Ricevuto, Scott F. O'grady, Scott O'grady, Thomas Hanford, Thomas Hanlord Ii

Luoghi citati: Aviano, Corea, Montenegro, Serbia, Stati Uniti, Sud-est Di Bihac, Trieste, Washington