Gli Usa: mai più piloti abbattuti

Chirac e Major giurano: i soldati francesi e inglesi non subiranno altre umiliazioni in Bosnia Chirac e Major giurano: i soldati francesi e inglesi non subiranno altre umiliazioni in Bosnia Gli Usa: mai più piloti abbattuti Piano per bombardare le postazioni serbe NEW YORK NOSTRO SERVIZIO La vicenda del pilota Scott O'Grady è finita bene, ma l'abbattimento del suo F-16 ha sollevato non pochi interrogativi al Pentagono. Il missile che lo ha colpito ha mostrato che le capacità operative dei serbi in Bosnia sono molto più consistenti di quanto si pensasse, e così il comando militare americano sta mettendo a punto piani per farvi fronte. Uno riguarda, puramente e semplicemente, il bombardamento delle postazioni di missili terra-aria di cui i serbi dispongono, che scatterebbe solo dopo il rilascio dei 145 ostaggi. Lo ha detto al «Washington Times» un anonimo «funzionario del governo» che ha anche specificato la «cornice politica» del piano, per evitare che venga bocciato come avvenne l'anno scorso, quando un'analoga idea americana fu scartata sia dalla Nato che dall'Onu. Stavolta, ha spiegato l'anonimo funzionario, Washington si muoverà con maggiore concretezza. Prima chiederà alla Nato di esigere dai serbo-bosniaci il ritiro delle loro postazioni missilistiche dalla zona in cui è proibito volare. Poi, di fronte al loro più che probabile rifiuto, insisterà per il bombardamento di quelle postazioni missilistiche, argomentando che altrimenti il rispetto della «no fly zone» non potrà essere ottenuto. Nessun'altra fonte ieri ha confermato questa iniziativa ameri- cana, che per il momento quindi va considerata ipotetica. Ma decisamente probabile è l'altro piano americano di incrementare il numero di aerei EF-111 nella base di Aviano. E' un'idea che «stiamo considerando», ha detto pubblicamente il segretario alla Difesa americano William Perry ieri, parlando con alcuni giornalisti sull'aereo che lo stava riportando a Washington dopo la riunione della Nato a Bruxelles. Gli EF-111 servono a confondere i radar ne¬ mici, e proprio alla luce dell'abbottimento dell'aereo di O'Brady l'ammiraglio Leighton Smith, comandante dell'Alleanza per l'Europa del Sud, ha fatto presente che d'ora in poi è bene che ogni F-16 spedito sul cielo della Bosnia sia regolarmente scortato da un EF111, affinché i serbi non possano individuarlo e abbatterlo. Quella «raccomandazione» di Smith dovrebbe venire inoltrata ufficialmente domani o dopo, e gli Usa, come ha detto Perry, sono in pra¬ tica già pronti ad accoglierla. Ma nel frattempo altro cose stanno avvenendo, e innanzi tutto la decisione di francesi, inglesi e olandesi di creare una «forza di intervento rapido» di 15.000 uomini da inviare in Bosnia. Il segretario generalo del'Onu, Boutros Ghali, si era mostrato scettico porche l'iniziale decisione contemplava un comando «autonomo» di quella forza. In pratica, i Caschi blu già presenti in Bosnia avrebbero continuato nella loro opera umanitaria agli ordini dei generali dell'Orni Rupert Smith e Bernard Janvier e del rappresentante personale di Boutros Ghali, Yasushi Akashi, mentre i loro «protettori», appunto la «forza di intervento rapido», avrebbero risposto al proprio comando. Venerdì Boutros Ghali si è incontrato con i rappresentanti dei tre Paesi e alla fine del colloquio hi inviato al Consiglio di Sicurezza una «raccomandazione» affinché la loro offerta venga accolta. Il compro¬ mosso raggiunto e che i soldini franco-anglo-olandesi non indosseranno l'elmetto blu e non si muoveranno in veicoli bianchi, come lo forzo dell'Orni, ma agiranno comunque in coordinamento con esso. «Gli ordini li daremo noi», ha dotto Boutros Ghali in un' intervista al giornale tedesco «Frankfurter Rundschau». E, parlando a «Der Spicgcl», ha detto di voler convocare una nuova conferenza internazionale sull'ex Jugoslavia. Jacques Chirac e John Ma¬ jor, che ieri si sono incontrati a Parigi, hanno mostrato idoo molto chiaro. «Non possiamo permettere dico una loro dichiarazione comune - che i nostri soldati venga no umiliati. Devono poter combatterò. Forse saranno uccisi, ma quello che non dovranno mai più affrontare è l'umiliazione, Non andranno in Bosnia a laro la guerra, ma reagiranno a qualsiasi attacco». Franco Pantarelli Ghali rivendica il comando della Forza di intervento rapido e chiede una nuova Conferenza O'Grady sul ponte della porta elicotteri Usa Kearsarge In alto il pilota sorridente all'arrivo ad Aviano e nella foto sotto mentre piange confortato dal capitano Hanford durante la conferenza stampa di ieri iioki ansa nrutfRSi