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«Ho vinto» ma il biglietto era sbaglialo Spesi 250 milioni «Ho vinto» ma il biglietto era sbaglialo ANCONA. La fretta è sempre cattiva consigliera, e per Piero Candela lo è stata ancor di più. Aveva deciso di chiudere «per sempre» la sua polleria, Candela, 58 anni, commerciante di Porto Sant'Elpidio, un piccolo comune in provincia di Ascoli Piceno, perché improvvisamente era diventato milionario. No, non aveva trovato galline dalle uova d'oro, è il caso di dirlo. Piero Candela aveva semplicemente acquistato in autostrada a Firenze cinque biglietti della lotteria del Carnevale di Viareggio e uno di questi della serie BL, il 93387 vincitore di 250 milioni di lire. Quei numeri erano apparsi su tutti i quotidiani e al televideo. Ed era proprio il suo il biglietto abbinato, neppure a dirlo, al carro allegorico «Fate presto e di corsa». Piero Candela aveva subito abbassato le serrande del negozio e si era presentato a un istituto di credito per l'«incasso», anche se quella somma certo non gli avrebbe cambiato la vita. Aveva consegnato il tagliando e ottenuto un anticipo di cinquanta milioni, gli altri duecento li aveva incassati da amici. Una vincita subito allegramente spesa, ma quella felicità è durata sin quando la Gazzetta Ufficiale ha pubblicato tutti i biglietti vincenti della lotteria di Viareggio. Sorpresa, nella lista mancava proprio quello dell'ex venditore di polli. A Firenze aveva vinto sì il biglietto della serie BL ma non il 93387 bensì il 92387. Adesso Piero Candela racconta. «A questo punto mi sono trovato a zero, completamente. I creditori mi stanno addosso...». Con quei soldi che cosa voleva farci? «Con quei soldi, ho una certa età, volevo andare a riposo, insomma. Ho una famiglia che è sempre stata discretamente bene, e adesso mi trovo in condizioni disastrose». E se Piero Candela si dice rovinato, immaginate come abbia potuto reagire il possessore del vero biglietto vincente, che ritenendolo ormai carta straccia chissà dove l'avrà gettato. Il premio da 250 milioni, infatti, non è mai stato pagato. Brutta consigliera, la fretta... |j. p.]