Scuola, a Roma i prof, bocciano il contratto

Scuola, a Roma i prof, bocciano il contralto Bianco (ppi): l'Europa sta ridendo di noi LE VACANZE BREVI Scuola, a Roma i prof, bocciano il contralto OMA ha no detto al contratto scuola. E' la Cgil scuola della capitale a dare notizia che l'ipotesi d'accordo firmata solo dai confederali non piace alla maggioranza degli insegnanti consultati. Un no secco: «In molte assemblee il consenso non ha raggiunto il 10 per cento». Da Róma a Bologna: da ieri, il liceo Da Vinci di Casalecchio e occupato dai docenti; e la stessa sorte potrebbe toccare agli Istituti Valeriani, Bulluzzi e Aldrovandi. E sempre nel capoluogo emiliano il pds È «preoccupato per il malessere del corpo docente» e sollecita «un nuovo confronto sui tomi aperti». Finite ieri le lezioni, è il tempo degli scrutini. Debbono essere conclusi entro il 13 giugno; poi, dal 14 partono gli esami per elementari, inedie e professionali, mentre il 21 6 la volta della maturità. Il ministro della Funzione Pubblica Fraltini (contestato dallo Snals e dagli autonomi per l'ordinanza con la quale procella gli insognanti o prevede dure sanzioni anche pecuniarie per chi sciopera) si mostra sereno: a suo avviso, gli scrunili si svolgono senza blocchi, le agitazioni stanno producendo «solo alcuni rallentamenti». Nel mirino, prima ancora dell'inizio anticipalo del prossimo anno scolastico Iche Viale Trastevere conferma ancora una volta come rivolto alla sola secondaria superiore), nel mirino restano i contenuti contrattuali. Il sindacato Gilda chiede al Presidente del Consiglio Dini e al Parlamento di «sbloccare rapidamente la situazione». A anche i professori cattolici dell'Udini si rivolgono a Dini, Lombardi e Frattini, sollecitando «la riapertura della trattativa sul contrattoscuola», inadeguato sul piano retributiva e normativo. Altri, come la Confcommcrcio o i le scuole cattoliche tornano sull'apertura anticipata por manifestare il loro dissenso. Fratol Giuseppe Gioia, per la Fidae chiede di «rimandare di un anno la decisione»: «Nei primi 15 giorni di settembre, i nostri istituti sono impegnati in programmazione e aggiornamento. In che periodo potremo ricollocare queste attività?». L'Assoscuola (Confcommercio) critica il mini¬ stro-imprenditore: «E' un passo falso che ci poteva risparmiare, sul piano politico e sul piano tecnico». A tutti, ieri, ha risposto il sottosegretario all'Istruzione Ethel Porzio Serravalle: «Il ministero non ha mai indicato nò intende indicare la data di inizio del prossimo anno; tocca ai Sovraintendenti scolastici regionali deciderlo. Abbiamo solo richiamato l'attenzione sull'esigenza di garantire 200 giorni effettivi di lezione e di tener conto di quei 15 giorni che nelle superiori servono per svolgere i corsi di sostegno. Non si può far dire alla gente ciò che non dice». Le decisioni dei Sovrintendenti arriveranno entro fine mese. Ma le polemiche di questi giorni sono servite anche a ribadire i nodi di fondo del nostro sistema scolastico. Ieri, se ne è fatto portavoce Gerardo Bianco (ppi), già ministro della Pubblica Istruzione: «Le docce scozzesi degli annunci e contrannunci che riguardano le no vita scolastiche - ha detto - sconcertano anche i nostri partner europei. Quando leggono i nostri giornali, sorridono. Come popolari stiamo studiando un'iniziativa parlamentare che riguarda le duo principali questioni della riforma: innalzamento dell'obbligo scolastico e autonomia». Mario Tortello Il ministero «La data d'inizio verrà decisa entro fine mese» j 1 '- --^W Il ministro della Pubblica Istruzione, Giancarlo Lombardi Un gruppo di studenti festeggia la fine dell'anno scolastico

Luoghi citati: Bologna, Casalecchio, Europa, Roma