Il cielo in una strada di Gabriella Bosco

Il cielo in una strada Montmartre seduce i turisti col firmamento proiettato sul selciato Il cielo in una strada IPARIGI L ciclo ò in terra, le stelle sono sul pavé. A Montmartre, il Sacró-Coeur svetta alto sulla città lanciato verso l'infinito e gli astri, ma da ieri sera anche le stelle hanno fatto uno sforzo di avvicinamento: sono piovute sul selciato. Costellazioni al suolo, tra le quali si può camminare provando la straziante sensazione di passeggiare sulla Via Lattea. A realizzare il miracolo di poesia è stato un ottantacinquenne, uomo di luce da tutta la vita: Henri Alekan, collaboratore di Jean Cocteau, Marcel Carne, Max Ophiils, Abel Gance e Wim Wenders. Tecnico delle luci e direttore della fotografia coinvolto nella realizzazione di capolavori altrui - da La bella e la bestia a Vacanze romane a Le ali del desiderio - parigino e infaticabile camminatore per le vie della città, sognava da lunghissimo tempo questo «cammino di stelle» che fosse il coronamento della sua carriera, magia celeste, meraviglia a portata di mano. Sul far della notte, una pioggia di stelle realizzata incastrando fibre ottiche e vetri colorati tra i cubetti di porfido della via del Chevalier-de-la-Barrn che sale alla butte Montmartre, si è materializzata sotto i piedi dei tanti turisti, a sorpresa, incantandoli. «La luce costruisce un'architettura mobila effimera. Ben lungi dall'essere un semplice sistema d'illuminazione passivo, è un mezzo per suscitare un immaginario, rivisitare il reale, farci vedere il luogo e insieme la luce», ha spiegato ÀJekan ai presenti, più commosso lui all'accensione di chiunque altro. Con la complicità del ministero della Cultura e dell'Elettricità di Francia, 170 stelle sono piovute sul pavé. Sono le costellazioni che si possono ammirare nel cielo di Parigi le notti del 10 gennaio e del 10 luglio. Il cammino di luce è lungo una trentina di metri: da un lato scintillano Scorpione e la Corona boreale; dall'altro la Balena e l'Orsa Minore con la Stella Polare. Poi c'è la Via Lattea, ma solo le stelle più piccole delle migliaia che la compongono. Il luogo scelto non è casuale. Non solo per l'altezza sulla città e la via in salita, soprattutto perché sulla butte l'inquinamento da insegne 6 ridotto al minimo. V, perché i materiali di contorno, quelli che «giocano» con la pioggia di stelle, sono antichi: il pavé è di arenaria, 11 cemento di quello ancora composto con la cenere. Alekan e il suo giovane aiutante, lo scultore Patrick Rimoux, hanno in mente di realizzare nei prossimi anni almeno altre quattro cascate di stelle, su altre quattro rampe che salgono a Montmartre. Lavorano di fino, è arte fatata. Vetro colorato e tecnologia moderna. Un sogno nato cinquantanni fa, struggente e delicato. Gabriella Bosco

Persone citate: Abel Gance, Henri Alekan, Jean Cocteau, Marcel Carne, Max Ophiils, Patrick Rimoux, Wim Wenders

Luoghi citati: Francia, Montmartre, Parigi