Domenica 4 un insolito Rostand con i detenuti di Orvieto e Perugia di Monica Bonetto

CYRANO DE BERGERAC CYRANO DE BERGERAC Domenica 4 un insolito Rostand con i detenuti di Orvieto e Perugia OMENICA 4 giugno ore 21, all'Arsenale della Face del SER.MI.G., in piazza Borgo Dora 61, andrà in scena «Cyrano de Bergerac». Ma questa, dell'opera di Rostand, è una edizione decisamente particolare. Il sottotitolo è illuminante: «Dalle Carceri di Orvieto e Perugia». Proprio come pensate. A recitare, fatta eccezione per Isabella Martelli nel ruolo di Rossana, e del d.j. Leo Persueder, sono 21 detenuti del Carcere di Orvieto e 7 detenute del carcere di Perugia. Le loro imputazioni in alcuni casi sono gravi, la condanna che devono scontare spesso arriva a vent'anni, persino all'ergastolo. Può interessare loro il teatro e un testo così lontano come il Cyrano? «Il Cyrano l'ho scelto io, di mia volontà - afferma il regista Antonello Aglioti -. Mi aveva contattato un assistente sociale del carcere di Orvieto: un gruppo di detenuti aveva espresso il desiderio di recitare. In realtà non avevo nessuna intenzione di compiere una simile operazione, non ci credevo. Scelsi dunque il testo più difficile che mi venne in mente. Ero sicuro che avrebbero presto rinunciato, sconfitti dalla difficoltà del progetto. Le cose tuttavia andarono diversamente - continua -. A poco a poco il loro impegno mi sua condizione di detenuto-attore, la costrizione fisica e mentale alla quale è sottoposto da anni a segnargli sulla pelle la diversità di Cyrano. La nostalgia per la vita e il bisogno d'amore del suo personaggio assumono accenti di toccante verità. Lo spettacolo, prodotto da Micaela Gioia, è già stato in numerose città italiane e ovunque l'incasso è andato interamente in beneficienza. La serata di Torino sarà in favore del SER.MI.G. Per prenotazioni e informazioni tei al 43.68.566 andava conquistando, suggerendomi anche una chiave di lettura dell'opera, pertinente alla loro condizione». Il gioco scenico riprende il pirandelliano «teatro nel teatro»: gli attori interpretano un gruppo di detenuti che interpretano a loro volta il «Cyrano de Bergerac». Non sono spadaccini, sono malandrini il cui senso dell'onore non ha tuttavia nulla da invidiare ai primi. Cyrano si chiama nella realtà Ercole Pilone, è nato a Foggia, sta scontando 27 anni per aver ucciso la fidanzata e nello spettacolo indossa il proverbiale naso. E' la Monica Bonetto CLAUDEL E BOUNTY

Persone citate: Antonello Aglioti, Ercole Pilone, Leo Persueder, Micaela Gioia, Rostand

Luoghi citati: Foggia, Orvieto, Perugia, Rossana, Torino