Caro estinto superstar

Caro estinto superstar Caro estinto superstar Prospera ogni tipo di riciclaggio ma il fenomeno è il disco-civetta ELENCO completo dei dischi usciti in questi ultimi mesi farebbe fare al profano più di un sobbalzo, tanto grande è la quantità di ed di gruppi scomparsi; illustri star defunte come Jim Morrison occhieggiano da album dove si possono addirittura trovare inediti. Ma anche le rockstar vive e in buona salute praticano ormai disinvoltamente l'arte del riciclaggio dei momenti più gloriosi della loro carriera, che riversati in ed e spesso arricchiti di un paio di brani nuovi offrono ulteriore linfa al mercato già straripante delle offerte discografiche. C'è chi si spinge a definire questo fenomeno una truffa; assai più cautamente, gii addetti ai lavori parlano di «accorte operazioni di marketing» e ne spiegano l'origine. Un esempio di questi gior- ni. «Pulse», doppio album dal vivo dei Pink Floyd appena uscito, in un disco ha i brani più gloriosi del celebre gruppo, e nell'altro il mitico «Dark Side of The Moon». Perché tanta mercanzia d'epoca? Beppe Ciaraldi, responsabile del marketing internazionale della Emi, casa discografica del gruppo, ha una motivazione che la dice lunga sui tanti, analoghi fenomeni. La tecnologia. «E' nato un nuovo effetto speciale, che nella registrazione dà una tridimensionalità alla musica. I Pink Floyd lo hanno voluto usare, perché rende finalmente l'idea dei loro concerti dal vivo». Ma questo disco non sarà uscito anche perché il pubblico preferisce le canzoni vecchie dei Pink alla nuove? «E' nato un nuovo fenomeno. Avere il disco di un tour, è come averne la "T shirt". Chi non ha potuto andarci, si compra "Pulse". Poi magari avrà le stesse canzoni in altri 7 o 8 album, ma non incise così bene. E poi, sono i pezzi più significativi, uno se li ascolta in auto. La gente non ha più tempo di mettersi lì in casa a cercare i dischi». Secondo Beppe Ciaraldi, è questa la logica che sta sopra le uscite numerosissime delle collezioni dei più grandi artisti, vivi o morti, da Bob Dylan a Bob Marley: nel caso di Marley, è poi scattata una catena di montaggio, perché il «Mistery Tour» del profeta reggae fa compagnia alla serata omonima con suo figlio Ziggy, sua moglie Rita, prevista proprio stasera al Palatrussardi. Il fenomeno del ripescaggio di vecchie incisioni è visibilissimo in Italia soprattutto per la coppia Battisti/Mogol, che gode di continue ristampe di grande successo. Siamo bombardati dai classici. «La musica riflette la società - dice un altro discografico -. Ci sono talmente tanti stimoli, che i clienti restano paralizzati e bisogna andarli a pescare uno per uno. Anche gli artisti sono frastornati, confusi: forse Dylan senza la guerra del Vietnam non sarebbe decollato, né lo avrebbe fatto il punk fuori dal contesto sociale dei '70. Adesso il mercato 6 molto segmentato, ci sono passioni musicali diversissime: pensiamo al successo della Techno, della Dance, della New Age. I divi "per tutti" si contano sulle dita di una mano, mentre i giovani che sono i veri acquirenti non conoscono il passato dei loro beniamini e noi glielo offriamo». Ecco quindi i famosi dischi/ci vetta, due inediti e tutte canzoni vecchie, oppure un bel «live» o un «best of». «Nei punti di vendita ormai il consumatore si perde conclude il discografico -. Allora gli metti lì un bel De Gregori cartonato e ricrei anche l'attenzione del negoziante, che te ne ordina dieci copie invece di due e te lo mette in bella vista. E i giovani comprano, perché questo vogliono: riscoprire». (m. ven.]

Persone citate: Battisti, Beppe Ciaraldi, Bob Dylan, Bob Marley, De Gregori, Jim Morrison, Mistery, Mogol, Techno

Luoghi citati: Italia, Vietnam