Scuola chiusura con rissa

Contratto, aumentano gli istituti occupati dai professori Contratto, aumentano gli istituti occupati dai professori Scuola, chiusura con rissa Lo Snals denuncia Lombardi e Frattini ROMA. Ultimo giorno di scuola, oggi, per quasi dieci milioni di studenti, mentre il clima diventa di ora in ora più incandescente e le proteste contro i contenuti del nuovo contratto si incrociano con quelle relative all'inizio anticipato del nuovo anno scolastico. Ieri, com'era prevedibile, il ministro della Pubblica Istruzione Giancarlo Lombardi ha smentito un'ipotesi di agenzia che dava per possibili le vacanze brevi non solo per le superiori, ma per tutti gli altri ordini di istruzione, ricordando che l'ultima parola spetta ai Sovraintendenti scolastici regionali. E il sottosegretario Ethel Serravalle ha precisato che i 10 giorni di frequenza in più verranno recuperati nel corso dell'anno. Il viceministro ha anche cercato di tranquillizzare gli operatori turistici: «I giorni che perderanno a settembre li recupereranno in inverno...». Ma la prospettiva di settimane bianche non riesce a spegnere il fuoco. Mai come ieri tutto pareva in discussione, anche se Viale Trastevere è fermo sulle sue decisioni. OCCUPAZIONI. Agli scioperi degli insegnanti già annunciati dagli autonomi per sollecitare la riapertura del contratto, si aggiungono le notizie su proteste spontanee in corso nelle scuole in varie parti del Paese, che gli stessi sindacati non riescono a quantificare. In alcuni casi, i docenti sono arrivati ad occupare le scuole, pur garantendo le lezioni. A Roma, è la volta dei licei Orazio e Mamiani; a Bologna dell'Istituto Valeriani; a Casalecchio del liceo Leonardo da Vinci. CONTRATTO. Ieri si sono fermati per due ore i capi istituto aderenti all'Associazione nazionale presidi, mentre l'Andis (Associazione dirigenti scolastici) ha annunciato l'autosospensione delle tessere sindacali rilasciate da Cgil Cisl Uil, in attesa di «chiarificazioni rispetto alle istanze di tutela» di direttori e presidi. Ma il passo più eclatante lo ha mosso Nino Gallotta, leader Snals, presentando alla Procura eh Roma un esposto-denuncia contro i ministri dell'Istruzione Lombardi e della Funzione Pubblica Frattini. Pomo della discordia, l'ordinanza di precettazione degli insegnanti per garantire gli scrutini (sono previste, fra l'altro, sanzioni pecuniarie da 100 a 400 mila lire per ogni giorno di astensione). Reati ipotizzati: abuso d'ufficio per Frattini e omissione d'atti d'ufficio per Lombardi. E sempre lo Snals ha chiesto al Tar Lazio di sospendere l'ordinanza. SCRUTINI. Proseguono, sia pure tra tanti disagi. Molti collegi docenti hanno cercato criteri uniformi di giudizio. C'è chi ha comparato le ordinanze precedenti e quella di Lombardi: norme alla mano, paiono molto più restrittive le ultime disposizioni, contrariamente a quanto ritiene l'opinione pubblica. Ma, da Venezia, c'è anche chi annuncia promozioni in blocco. Venti docenti dell'Istituto Cini sostengono di rispettare così «le potenzialità degli allievi, che non possono emergere appieno in questo sistema scolastico». CALENDARIO SCOLASTICO. Sono ancora i genitori dell'Age a sostenere Lombardi, invitandolo però a riportare la gestione dell'orario a livello dei consigli di istituto. L'anticipo delle lezioni per tutti gli allievi, compresi quelli bravi, non piace ai giovani pds; mentre l'Unione degli studenti respinge in blocco la scelta. E Francesca Santoro, Cgil, puntualizza: non siamo contrari alle innovazioni, ma quando si tocca l'orario degli insegnanti e il carico di lavoro il confronto con i sindacati è ineludibile. Sul calendario ha una ricetta anche Sgarbi: prolungare le lezioni a giugno. Replica Gambale, Rete: «Bravo, e chi fa gli esami di licenza e di maturità?». ESAMI DI SETTEMBRE «Ripristiniamo gli esami di riparazione», chiede provocatorio Lorenzo Strik Lievers, pannelliano. Ma tutto è nelle mani del Parlamento: è la quinta volta che il governo reitera il decreto D'Onofrio, senza che le Camere scrivano la parola fine. «Lombardi è obbligato a porre rimedio ai danni di D'Onofrio», sostiene il progressista Galliani, che avanza un'altra proposta: la settimana corta. Nel gran bazar della scuola le idee non mancano. Forse è il momento di passare ai fatti, varando un disegno organico di riforma per un settore vitale. Mario Tortello Il ministro della Pubblica Istruzione Giancarlo Lombardi e gli studenti: per loro oggi è l'ultimo giorno di scuola

Luoghi citati: Bologna, Casalecchio, Roma, Venezia