Il dotto dialogo su come scrivere di Lorenzo Mondo

Ai Caffè Letterari ospite Mondo Ai Caffè Letterari ospite Mondo Il dotto dialogo su come scrivere Tanta gente e applausi, come di consueto, ieri pomeriggio, per il terzultimo incontro de I Caffè Letterari all'Unione Industriale di via Fanti. Protagonisti Lorenzo Mondo, vicedirettore de La Stampa e scrittore, e Giorgio Bàrberi Squarotti, docente di Letteratura Italiana all'Università di Torino e poeta. Un dialogo che per forza doveva basarsi «sul valore della scrittura». Bàrberi Squarotti ha domandato a Mondo quale differenza intercorre tra giornalismo e letteratura: insomma se gli stili di scrittura sono gli stessi. «Certamente no - ha replicato Mondo - il rapporto tra fare il giornalista e scrivere qualcosa per un libro è affatto differente». Due modi di intendere la scrittura come mezzo di espressione: necessariamente immediata e propensa a rettifiche la prima, meditata e profonda la seconda. E la produzione letteraria di Mondo? Bàrberi Squarotti, ottimo maieuta, ne ha chiesto chiarimenti. E Mondo, puntuale e sintetico, ha risposto. «Nel mio primo libro "I padri delle colline" ho avuto come referenti Pavese e Fenoglio; Thomas Mann s'è insinuato nel secondo, "Il passo dell'Unicorno"». Le domande dell'attento pubblico hanno chiuso il dibattito, [e. b.] Da sinistra, Lorenzo Mondo e Giorgio Barberi Squarotti all'Unione Industriale

Persone citate: Fenoglio, Giorgio Barberi Squarotti, Giorgio Bàrberi Squarotti, Lorenzo Mondo, Pavese, Squarotti, Thomas Mann