Inter, ecco Rambert e Zanetti
Inter, ecco Rambert e Zanetti Inter, ecco Rambert e Zanetti Tifosi sorpresi: arriva Berlusconi prima dei due nuovi argentini MILANO. L'Inter festeggia l'arrivo dei nuovi argentini Rambert e Zanetti alla terrazza Martini, cuore di Milano. Tra il pubblico appare all'improvviso Berlusconi. Sta andando, qualche piano più sotto, dal suo avvocato Vittorio Dotti. «State aspettando i due argentini - sorride con i tifosi - e invece sono apparso io. Un bello scherzo. Sono felice che Inter e Milan siano in Europa. Serve a tenere alta la bandiera della nostra città: speriamo di dare vita a un grande derby europeo». Superato lo choc, i tifosi si spellano le mani per applaudire i nuovi idoli. Pascual Sebastian Rambert, 21 anni, attaccante dell'Independiente, pagato 4,5 miliardi, detto «Avioncito» perché festeggia ogni gol mimando il volo di un aereo, è figlio d'arte (il padre Angel ha giocato in Argentina e in Francia). Pascual è nazionale: 7 presenze e 4 gol, più 13 presenze e 10 gol nelle selezioni giovanili. E poi Javier Zanetti, 22 anni, difensore-centrocampista del Banfield, anche lui nazionale con 9 presenze, più 7 nelle giovanili, nato nello stesso quartiere di Buenos Aires di Bruno Pesaola. A presentarli c'è Luisito Suarez, che garantisce con Angelillo sulla loro bravura. Manca Moratti, che nel primo consiglio d'amministrazione aveva distribuito le cariche (Prisco e Visconti di Modrone vicepresidenti, quest'ultimo con poteri esecutivi; Rinaldo Ghelfi e Massimo Moretti amministratori delegati). Dalla sede filtrano novità: la firma di Bergomi per due stagioni (due miliardi netti), la nomina del dottor Piero Volpi, specialista in ortopedia e traumatologia, già giocatore in serie A e B dal '72 all'85, a medico sociale al posto di Paquale Bergamo, che andrà alla Reggiana. Moratti continua a inseguire l'inglese Ince e domani manderà i suoi rappresentanti a Londra per concludere. Intanto manda messaggi. Nel caso non arrivasse Baggio, fa sapere, «acquisteremo un altro numero 10 di fantasia e di classe. Siamo felici per l'Uefa, ora mi attendo che la squadra percorra l'Europa fino in fondo. Bianchi? Una garanzia». Nino Sorniani
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