«Cacciate gli handicappati» di Francesco Grignetti

Petizione a Santa Severa, località resa famosa perché luogo di vacanza di Scalfaro e Ciampi Petizione a Santa Severa, località resa famosa perché luogo di vacanza di Scalfaro e Ciampi «Cacciate gli handicappati» E' rivolta nella spiaggia dei vip ROMA. Via quegli handicappati che ci danno fastidio. Non conoscono mezzi termini, i villeggianti di Santa Severa che da un anno combattono una battaglia contro l'associazione benefica «Anni verdi». Gli portano in spiaggia i cerebrolesi. E loro non ce li vogliono. A protestare non sono tutti i villeggianti, naturalmente. Tra le firme in calce alla petizione anti-disabile non troverete il nome di Oscar Luigi Scalfaro o di Carlo Azeglio Ciampi, che sono i più illustri tra i vacanzieri di questa tranquilla cittadina del litorale a Nord di Roma. Però non mancano all'appello una cinquantina di noti e stimati professionisti - si dice così, non è vero? - della capitale che di convivere con l'handicappato proprio non se la sentono. Uno dei capofila della protesta fa il medico. Si chiama Rodolfo Nobili e ha una bella villa in via Tirreno, accanto alla palazzina che ospita gli handicappati. Non si vergogna di dire: «Questi malati creano troppi problemi. Si lamentano. Emettono urla agghiaccianti. Non ci consentono di riposare». Il dottor Nobili, assieme a una decina di contestatori, è un anno che prova a far sloggiare gli handicappati. Da quando, cioè, l'associazione ha acquistato un vecchio hotel e lo ha ristrutturato per farne una residenza. Da quel momento è stata la guerra: esposto alla Procura di Civitavecchia, chiamate ai carabinieri, proteste. Qualche giorno fa sono andati in delegazione dal sindaco, il quale peraltro è anche lui un medico e non ha dato grandi soddisfazioni. «Le loro motivazioni - dice il sindaco. Marco Maggi - si possono comprendere. So benissimo che si tratta di malati difficili. Ma chiudere quella struttura è impossibile. Svolge un servizio utile alla comunità. Mi sto dando da fare per trovare una soluzione che accontenti tutti». I responsabili di «Anni ver¬ di», comunque, capito l'andazzo, hanno provato a contenere gli eventuali fastidi per la cittadinanza. Hanno dimezzato il numero degli ospiti, da 100 a 50. Hanno dato ordine di mimetizzarsi, di non muoversi tutti in gruppo, di andare al mare fuori dalle ore di massima presenza. Ma invano. Le proteste non calano. E allora sbotta il presidente dell'associazione, Mauro Lancellotti: «Abbiamo cercato di dare il minore fastidio possibile. Ma qui pare proprio che qualcuno dica: gli handicappati non li voglio vedere. E' un'azione sconsiderata e usano bassi argomenti. Pretendevano addirit- tura che togliessimo il disturbo. Ma in fondo a Santa Severa questi villeggianti ci stanno al massimo una settimana l'anno. E se permettono, noi non vogliamo imposizioni odiose». L'autoriduzione delle presenze, che agli occhi di sindaco e associazione era la soluzione più semplice, non è stata sufficiente a riportare la calma. Anzi. «Non basta - insiste, nonostante tutto, Rodolfo Nobili - il problema non è diminuire il numero degli handicappati, ma eventualmente sostituirli con altri handicappati che non siano cerebrolesi gravi. In ogni caso un hotel in una zona balneare non mi sembra il posto migliore per collocare una simile struttura e vorrei sapere chi ha concesso le autorizzazioni». Ma la battaglia contro l'handicappato, tanto per cominciare, non suscita nessuna simpatia da parte dei residenti. Il sindaco è severo: «Non è stato il Comune a dare le autorizzazioni e tuttavia chiudere l'istituto è un'ipotesi improponibile». E' seccatissimo il presidente della pro-loco, Mario Manduzio: «La struttura è molto funzionale e non mi sembra il caso di intraprendere crociate». Conclusioni di Lancellotti: «Gli intolleranti sono al massimo una decina. Hanno provato a farci sloggiare con lettere anonime. Tutte calunnie: scrivevano che tenevamo segregati i ragazzi. Figurarci: i carabinieri hanno trovato tutto in regola. Non mi vengano a parlare del rumore, poi. C'è una discoteca che d'estate funziona al massimo. Lì tutto bene. Contro i nostri ragazzi, invece, che dalle nove alle dieci sentivano della musica in giardino, hanno fatto tanti esposti finché non sono stato costretto a farli smettere. Comunque noi non ce ne andremo. E quel medico vada a rileggersi il giuramento». Francesco Grignetti Tra i firmatari ci sono medici e professionisti «Quei ragazzi urlano e disturbano» Raccolta di firme a Santa Severa contro una colonia di ragazzi handicappati

Persone citate: Carlo Azeglio Ciampi, Ciampi, Lancellotti, Marco Maggi, Mario Manduzio, Mauro Lancellotti, Oscar Luigi Scalfaro, Rodolfo Nobili, Scalfaro

Luoghi citati: Roma