Il giudice: pazienti truffati di M. Cor.

Il giudice: pazienti truffati Il giudice: pazienti truffati «I medici si sono fatti pagare per trasfusioni mai eseguite» ROMA. Continua a montare l'inchiesta sul sangue. Prende sempre più corpo l'ipotesi di truffa. Gianfranco Amendola, sostituto procuratore della pretura di Roma, continua gli interrogatori e per la prossima settimana ha convocato i responsabili di sei cliniche private che avrebbero fatto pagare a più pazienti la stessa sacca di sangue. I medici avrebbero fatto credere ai pazienti di aver praticato una trasfusione che invece durante l'intervento non si sarebbe resa necessaria. Amendola ha inoltre trasmesso all'assessorato alla Sanità della Regione Lazio e al Consiglio dell'ordine dei medici le carte relativa a trentatré cliniche della capitale che non avrebbero rispettato l'obbligo di informare i pazienti dei rischi che si corrono nel caso di trasfusione o di ricorso ad emoderivati ed emocompononti, così come invece prevede la legge che dispone il consenso informato. E dall'inchiesta sul sangue affiorano altri fatti inquietanti. L'ultimo riguarda venti case di cura private che avrebbero gettato nelle fogne il sangue scaduto. Sarà compito dell'assessorato alla Sanità stabilire quante sacche siano state smaltite in questo modo illecito. Per questo tipo di inquinamento la normativa prevede un'ammenda che va dalle centomila lire a un milione di lire per ogni sacca di sangue buttata. Ieri nell'ufficio del pubblico ministero Antonio Marini il dottor Guglielmo Trua, assistente del primario del centro trasfusionale dell'ospedale Fatebenefratelli, è stato ascoltato a lungo. Trua non ha negato di aver fatto presso la clinica privata Salvator Mundi prelievi di sangue per autotrasfusioni, ma ha negato di aver commesso fatti illeciti. Il pm Antonio Marini in settimana nominerà i periti che lo affiancheranno nel leggere e comprendere la documentazione sanitaria legata all'inchiesta. Il magistrato inoltre nei prossimi giorni dovrebbe ascoltare i responsabili della Co.pia, la società che produce e commercializza gli emoderivati e sulla cui attività sta indagando la procura di Trento. Un'inchiesta - ha portato al sequestro di sessantamila litri di plasma che vede coinvolte anche aziende del gruppo Marcucci. Gruppo Marcucci che ieri ha scritto al ministro della Sanità Guzzanti affinché intervenga per tranquillizzare le centinaia di migliaia di persone che usano emoderivati sulla sicurezza degli stessi ed evitare così pericoloso allarmismo. Il lavoro della procura di Trento continua e ieri ha portato a un blitz della guardia di Finanza all'ospedale di Genova «Galliera» dove sono stati sequestrati diversi registri. [m. cor.]

Persone citate: Amendola, Antonio Marini, Gianfranco Amendola, Guglielmo Trua, Guzzanti

Luoghi citati: Regione Lazio, Roma, Trento