New York terrore nel metrò di Franco Pantarelli
L'incidente su un ponte che collega Manhattan e Brooklyn STATI UNITI L'incidente su un ponte che collega Manhattan e Brooklyn New York, terrore nel metrò Scontro tra treni: un morto, 60feriti NEW YORK NOSTRO SERVIZIO Un treno della metropolitana di New York è piombato ieri su un altro in pieno Williamsburg Bridge, uno dei grandi ponti che collegano Manhattan a Brooklyn. Non è stato uno scontro frontale perché i due treni procedevano nella stessa direzione, ma quello che seguiva, della linea «J», viaggiava a un velocità molto superiore dell'altro, l'impatto è stato fortissimo e il conduttore è morto sul colpo. I passeggeri sono stati catapultati verso la testa delle vetture in cui si trovavano, ammucchiandosi violentemente uno sull'altro. I circa 60 feriti che sono stati curati hanno tutti riportato traumi al collo o alla schiena, «come quando un'automobile viene tamponata», ha spiegato Ralph Cervo, uno dei responsabili dell'Emergency Medicai Service. L'incidente è avvenuto alle sei del mattino, vale a dire un po' prima dell'ora di punta, e questo ha consentito di deviare il traffico sugli altri ponti, il Manhattan e il Brooklyn a Sud e il Queensboro a Nord, prima che cominciasse la grande traversata di ogni mattino, quando milioni di pendolari si riversano a Manhattan per cominciare la loro giornata di lavoro. «Se fosse accaduto un'ora più tardi - ha detto David Bookstaver, un altro responsabile dell'Emergency Medicai Service sarebbe stata un'autentica catastrofe». Infatti di lì a poco le vetture di quel treno, invece che semivuote come ancora erano, sarebbero state traboccanti di folla con le immaginabili conseguenze che l'impatto avrebbe avuto. Che cosa abbia provocato l'incidente non è chiaro. E' stata aperta un'inchiesta, dicono le autorità, ma non sarà facile accertare cosa esattamente è accaduto perché il principale protagonista della tragedia, il conduttore del treno della linea «J», è anche la sua unica vittima. Di sicuro naturalmente c'è che lui aveva ragione di ritenere il binario in cui stava procedendo completamente sgombro. Quando si è visto davanti l'altro treno, dopo avere percorso neanche un quarto del ponte, ha tentato disperatamente di frenare, ma a quel punto l'impatto è stato inevi¬ tabile. Oltre tutto non è ancora del tutto chiaro se il treno tamponato stesse effettivamente muovendosi, sia pure molto più lentamente, nella stessa direzione, o se fosse addirittura fermo, come qualcuno dice. Questa seconda possibilità, se dovesse risultare giusta, sarebbe anche alquanto strana, visto che non c'è ragione per un treno di sostare nel mezzo di un ponte, e le autorità avranno di che lavorare per stabilire le responsabilità. Sul Williamsburg Bridge i binari della metropolitana si trovano a un livello superiore rispetto a quello riservato al traffico delle automobili, e questo ha reso particolarmente ardua l'opera di soccorso. Non appena è stato lanciato l'allarme un gran numero di ambulanze sono arrivare sul posto. Ma ovviamente sono arrivate al livello più basso, dove nel frat- tempo il traffico delle automobili era stato bloccato, e gli infermieri non sapevano come arrampicarsi per raggiungere i feriti lassù, a circa 5 metri, dove i due treni si erano scontrati. E' stato così necessario reperire delle scale e portarle in gran fretta sul luogo dell'incidente. Grazie a quelle è stato possibile raggiungere i feriti, ma era stata risolta solo metà del problema. Trasportarli giù attraverso le scale per poi portarli all'ospedale restava un lavoro difficile e pericoloso. Otto di loro, le cui condizioni rendevano indispensabile il trasporto in ospedale, sono stati calati con mille precauzioni fino al livello stradale, dove le ambulanze li aspettavano. Gli altri, quelli meno gravi, hanno ricevuto le prime cure in loco. Franco Pantarelli
Persone citate: David Bookstaver, Ralph Cervo
Luoghi citati: Brooklyn, Manhattan, New York, Stati Uniti
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