Berzin e Ugrumov, separati in casa

Berlin e Ugrumov, separati in casa LA STRANA COPPIA Il russo e il lettone non si amano anche se fìngono di andare d'accordo Berlin e Ugrumov, separati in casa E la storia continua: prossimamente al Tour MILANO DAL NOSTRO INVIATO Non si amano. E questo si sapeva da un pezzo. Al Tour dell'altr'anno, Ugrumov si augurò che gli togliessero dai piedi Berzin, «E' un presuntuosuccio, un dittatorello», disse. Evgeni aveva vinto il Giro d'Italia battendo addirittura Indurain a cronometro e respingendo l'attacco di Pantani sull'allora transitabile Agnello. Si presentò quindi ai suoi padroni e chiese ciò che riteneva giusto chiedere: soldi, molti soldi, era finito il tempo dell'apprendistato e dei ringraziamenti per averlo accolto esule dalla Russia. Il fatto che Berzin bussasse alla cassa e che avesse vinto il Giro, non infastidì soltanto Ugrumov, attizzò i malumori di mezzo ciclismo. Ma Ugrumov doveva sorbirselo in diretta, il principino, fianco a fianco, uno con i gradi di capitano e l'altro... Già quali gradi avrebbe avuto Piotr? Questa faccenda dei gradi rinfocolò l'antipatia tra il biondo altezzoso, convinto di essere il messia del ciclismo e il vecchio campione lettone avvitato all'idea di non dover reggere lo strascico a nessuno. Al Giro si è potuta constatare la scissione tra Evgeni e Piotr, ma si è anche potuto assistere a una farsa russo-lettone di non poco divertimento. Berzin: «Io nemico di Piotr? E chi lo dice?». Tutti. «E come mai io non ne so niente?». Ugrumov: «Che succede quando attacco? Succede che attacco. Che altro dovrebbe succedere?». Non sembra che Evgeni abbia voglia di aiutarla. «A chi non sembra?». A Tutti. «E come mai io non ne so assolutamente nulla?». Conclusi i singoli interventi, Berzin e Ugrumov si incontrano. Parlano in russo. Ma che cosa vi siete detti in russo? «Detti chi?». Voi due. Evgeni guarda Piotr e dice: «Noi due abbiamo parlato in russo?». Piotr guarda Evgeni e dice: «Noi due abbiamo parlato in russo?». Ma nel giorno del venticinquesimo compleanno di Evgeni, arrivo di tappa a Luino, la battaglia tra Berzin e Ugrumov per il secondo posto alle spalle di Rominger s'è di colpo placata, anzi s'è di colpo spenta. Tattica perfetta, prima via Piotr e poi, alla fine, via Evgeni, un Evgeni ritrovato. Ugrumov: «Finalmente d'accordo? Perché finalmente? Noi andiamo sempre d'accordo». Berzin: «Ci tenevo a questa I vittoria e devo ringraziare la squadra, la mia bella squadra, e il caro Piotr, il più bravo, il più amico». La stravagante coppia si presenterà al prossimo Tour in forma perfetta. Berzin sfida apertamente Rominger (un altro che non può soffrire); Ugrumov non sfida apertamente né Rominger né Berzin ma c'è da scommettere la camicia che romperà le ruote a tutt'e due. Berzin è sicuro: «Sarà davvero un grande Tour». Andrete d'accordo lei e Piotr? «E perché non dovremmo andare d'accordo. Chi lo dice che non andiamo d'accordo?». Tutti. «Tutti? Vieni qui Piotr. Lo senti? Dicono che non andiamo d'accordo». «Davvero? E chi lo dice?». Cala il sipario. [g. ran.] Al Tour lo spagnolo Indurain dovrà stare attento alla coppia Berzin-Ugrumov

Luoghi citati: Italia, Luino, Milano, Russia