«E' quello lo stile Milan?»

«E' quello lo stile Milan?» «E' quello lo stile Milan?» Poggi accusa: «Galliani ci ha insultati» FIRENZE. Galliani esce dalla tribuna d'onore circondato da tre guardie del corpo. Alla pattuglia di cronisti che gli si avvicina, alza la mano e con l'indice fa segno di no. «Nessun commento, chiedete tutto a Cecchi Gori». E sparisce inghiottito dalla folla. Via subito lontano da Firenze, avrà pensato, via da questa piazza inospitale. Vittorio Cecchi Gori spunta poco dopo, rosso in viso, in maniche di camicia. Ma anche lui glissa sul duello verbale avvenuto in tribuna, soffermandosi appena sull'ennesimo ko calcistico subito ad opera dei berlusconiani: «Di¬ spiace perdere, stavolta più di sempre. Ma di più non potevamo fare, avevamo tutte le riserve in campo». E il battibecco con Galliani? Gli insulti? Il presidente viola non risponde. Delega a farlo il suo vice, Ugo Poggi, il primo a intervenire in sua difesa, mulinando in aria il pugno, quando è scoppiato il litigio. E Poggi non è affatto tenero: «Se questo è lo stile Milan... Forse saranno nervosi per altri motivi, avranno dei problemi al loro interno. Ma non ci si comporta così. Galliani ha insultato Cecchi Gori, ha fatto intervenire le sue guardie del corpo. Ma sant'Iddio, era a casa nostra». L'atmosfera elettrica respirata alla vigilia di questa Fiorentina-Milan (con Cecchi Gori che anche sabato aveva punzecchiato pesantemente Berlusconi sul piano politico ma anche sportivo) e manifestatosi apertamente durante la gara in tribuna Vip, finisce per contagiare, inevitabile, anche tecnici e giocatori. Significative le parole di Fabio Capello che hanno il sapore della vendetta sognata e conquistata: «Sono molto contento per la vittoria. Ci tenevo in modo particolare, non solo perché eravamo reduci da tre ko consecutivi, ma soprattutto visti i non idilliaci rapporti fra i due gruppi. E' stata la vittoria dell'attaccamento al Milan e al suo presidente». Concetti che giustificano un Milan sceso in campo con il diavolo in corpo e il dente avvelenato. Pronta la replica pepata di Ranieri: «Se la diatriba fra Berlusconi e Cecchi Gori ha inciso sulla partita? Non lo so. Io so solo che quando carico i miei giocatori, parlo sempre e soltanto di sport... Se gli altri agicono diversamente, son fatti loro». Insiste nella polemica anti-viola Capello: «Non ho fatto giocare per dispetto Massimo Orlando (come aveva pronosticato Cecchi Gori sabato, ndr). Io non faccio dispetti a nessuno. Anzi, semmai siamo una società seria visto che restituiamo ad altri due giocatori, Orlando e Melli, che abbiamo rimesso a posto noi». Brunella Ciullini

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