A scuola di umiliazione di Masolino D'amico

A scuola di umiliazione A scuola di umiliazione •m t|EL 1905 Stanislaus aveva \\ seguito il fratello maggio| rea Trieste perché quello 1 «voleva qualcuno con cui k 1 \ parlare», e non riuscì a tornare in patria praticamente mai più; il suo rapporto con James o meglio Jimmy fu definito da Richard Ellmann, celebre biografo di Joyce, come un lungo corso di umiliazione dal quale non gli fu mai consentito di sottrarci. Certo, noi posteri lo vediamo nella luce in cui lo mise Stannie negli anni in cui, sopravvissuto all'autore di Ulisse, diede la sua versione prima al surricordato Ellmann, poi in un libro, My Brother's Keeper, Guardiano di mio fratello, nel quale sia pure postumamente coronò il sogno di essere un po' scrittore anche lui (T. S. Eliot lo elogiò in una prefazione assai lusinghiera). Qui Stannie raccontò gli episodi della comune giovinezza, quando Jimmy era ammirato dagli amici per la sua intelligenza, né si peritava per suo conto di considerarsi un genio. Soverchiato, Stannie commetteva tuttavia l'errore di mostrargli i suoi conati di prosa, o peggio ancora, il suo diario, venendo puntualmente sbeffeggiato per la sua immaturità, ingenuità o noiosità (quando però i suoi abbozzi contenevano qualcosa di utilizzabile, Jimmy se ne appropriava con disinvoltura). Del diario in particolare Jimmy gli disse che i soli brani interessanti erano quelli in cui si parlava di lui; e Stannie lo bruciò. Stannie sarà acido, ma quanto narra è in carattere con l'atteggiamento che Joyce tenne per tutta la vita, di considerarsi in diritto di esigere dagli altri tutto quello che gli faceva comodo senza dare nulla in cambio, se non la sporadica piacevolezza della sua persona. Lo straordinario è che pochi dei suoi benefattori si lamentarono. La signorina Harriet Weaver in particolare, una donna molto ricca che sovvenzionò Joyce e sua moglie per anni, non disse quasi mai nulla, anche se la caparbietà con cui lo scrittore si ostinava a non svolgere alcun lavoro remunerativo mentre esigeva cifre ragguardevolissime avrebbe potuto innervosire una santa. E si può capire il frustrato Starnile che da Trieste scriveva nel '22 a Jimmy a Parigi per recuperare un piccolo prestito, e quello promettendogli il rimborso lo compativa ironicamente, scapolo morigerato costretto a dare tante lezioni, aggiungendo; «Il mio caso è diverso», e vantandosi di avere avuto da Miss Weaver doni per 8500 sterline più la promessa di una casa di campagna in eredità. Masolino d'Amico

Persone citate: Ellmann, Harriet Weaver, Miss Weaver, Richard Ellmann, T. S. Eliot

Luoghi citati: Parigi, Trieste