Tre vigili picchiano un invalido

11 Genova, arrestati Tre vìgili picchiano un invalido GKNOVA. Tre vigili urbani genovesi sono stati arrestati por abuso d'ufficio e falso dopo la denuncia di un automobilista disabile che ha raccontato al magistrato di essere stato picchiato o maltrattato dai vi gili. l.a sua «colpa» sarebbe stata quella di chiedere l'intervento di un tutore del traffico dopo essere stato tamponato a un incrocio in centro città da una Mercedes, (ìli inqui renti non forniscono i nomi defili arrestali. C'è. quindi, solo il racconto del malcapitato automobilista a spiegare quello che sarebbe avvenuto. Raffaeli; B., 26 anni, aveva subilo un grave incidente alle gambe durante il servizio militare. Pur avendo molte difficoltà a camminare riesce però a guidare l'auto. Il 2ti maggio scorso, il giovane è stato tamponato da una Mercedes, targata Como, all'incrocio tra via Timavo e corso Europa. Secondo la sua versione il vigile Cenno a dirigere il traffico non era intervenuto per rilevare il numero di larga della macchina investilrice che nel frattempo si era allontanata. Raffaele B, è così sceso dalla sua auto ed è andato dal cantuné (così i genovesi chiamano i loro tutori del traffico) per chiedergli come mai non avesse cercato di prendere il numero di targa. Ma lui, per tutta risposta, lo avrebbe afferrato per il bavero «scrollandolo» davanti a tutti. «Ho cercalo di leggere il suo numero di matricola sulla giacca - dice Raffaele - ma non aveva la placca di metallo sulla divisa. Sono solo riuscito a fargli dire che apparteneva alla sezione di Slurla». Continua l'automobilista: «Gli ho detto di non maltrattarmi a causa della mia invalidità, ma lui si 6 arrabbiato di più e mi ha fatto capire, con velate minacce, che poteva farmi togliermi la patente». Il lunedì pomeriggio decide di andare alla sezione di Sturìa per chiarire l'equivoco. «Quando ho chiesto ai vigili di potermi mettere in contatto con il loro collega mi hanno risposto che non mi avrebbero mai fornito il suo nome», spiega Raffaele. A questo punto il giovane ha insistito dicendo che si trattava di una questione personale e senza raccontare quello che era avvenuto il venerdì precedente, perché a suo dire, non voleva gettare dei sospetti su quel vigile. Gli altri, però, avrebbero inizialo ad alzare la voce ed uno di loro, in particolare, gli avrebbe gridato: «Se ne vada di qui, ha rotto i coglioni». Raffaele, scioccalo da ciuci comportamento, decise quindi di andarsene. Ma mentre stava per uscire fu afferrato per i capelli. «Erano in quattro - afferma il giovane -, li ho pregati di non mettermi le mani addosso ma quelli mi hanno sbattuto contro una scrivania e io sono quasi svenuto. Così poi hanno chiamalo un'ambulanza». Raffaele è stato poi condotto in ospedale dove i medici gli hanno riscontrato delle ecchimosi giudicate guaribili in pochi giorni. Dopo la visita al pronto soccorso l'odissea dell'automobilista non è ancora finita perché altri «cantuné» lo ammanettano e lo portano al comando dove viene denunciato per resistenza, oltraggio e rifiuto di fornire le proprie generalità. Poi il giovane viene rilasciato e dopo avere parlato con un amico carabiniere va in procura a denunciare quanto gli era capitato. Attilio Lugli

Persone citate: Attilio Lugli, Raffaeli

Luoghi citati: Como, Genova