Parma uccide la moglie e si spara di 1. A.
Secondo il racconto del bimbo nei giochi erotici sarebbe stata coinvolta anche la cugina più piccola Figlia ferita Parma, uccide la moglie e si spara PARMA. Ha sparato alla moglie e alla figlia e quindi si è puntato la pistola alla testa, cercando di suicidarsi. La donna è morta, la figlia è riuscita a scappare e lui, il protagonista di quest'incredibile raptus di follia, è ricoverato in condizioni disperate all' ospedale. Il dramma che ha sconvolto la famiglia Corradi - di origine mantovana, ma da tempo residente a Parma - è accaduto ieri pomeriggio intorno alle 19, in un borgo del centro storico della città. Zeno Corradi, 58 anni, nato a Ostiglia, assicuratore, la moglie Teresa Moscone, 59, di Serravalle Po, e la figlia Margherita, 25, di Ostiglia, studentessa della facoltà di giurisprudenza a Parma, erano appena tornati a bordo della loro alfa 164 da un week end a Milano Marittima. In borgo Riccio 17, nella palazzina dove abita la famiglia, 1' auto ha imboccato il corridoio di accesso ai garage. Davanti alla porta dell'autorimessa, le due donne sono scese dall'auto. Corradi ha estratto una pistola e ha cominciato a sparare: i primi colpi hanno raggiunto la figlia, che, ferita non gravemente, è riuscita a fuggire. Poi 1' uomo ha sparato due o tre colpi verso la moglie, uccidendola, e quindi si è puntato la pistola alla testa e ha sparato. Ora è ricoverato nel centro di rianimazione dell'ospedale maggiore di Parma, in condizioni gravissime. I medici disperano di poterlo salvare. La figlia invece è ricoverata in un reparto di chirurgia, e, secondo le prime informazioni, le sue condizioni non sarebbero gravi: non viene escluso che il sostituto procuratore Francesco Saverio Brancaccio, che coordina le indagini, la possa interrogare già questa mattina o, comunque, in giornata. Del caso si stanno occupando la squadra mobile e l'ufficio volante della questura e il reparto operativo dei carabinieri, ma anche per gli investigatori il caso si presenta come inspiegabile. O meglio: l'unica ipotesi attendibile è quella di un raptus di follia. Un dramma al ritorno dal weekend. La famiglia Corradi aveva trascorso il fine settimana nella casa che possiedono a Milano Marittima. Due giorni trascorsi, a quanto pare, in armonia. Come sempre. Poi, al ritorno, la scintilla che ha fatto scattare il dramma. «Scusami ma devo farlo» pare abbia detto l'uomo alla figlia, prima di spararle i primi due colpi della Beretta. La moglie, che ha asssistito impotente alla scena, ha tentato di salvarsi, nascondendosi nel garage, dietro un'altra auto di famiglia. Ma lui l'ha scovata e l'ha uccisa. Ha provato a supplicarlo, in ginocchio, ma è stato tutto inutile: «Zeno, che fai? Non mi sparare, fermati!». Poi l'assicuratore si è sparato l'ultimo colpo della Beretta, deciso a concludere il suo progetto di distruzione della famiglia. Nessun biglietto, nessun messaggio che possa spiegare il raputs di follia. [1. a.]
Persone citate: Beretta, Corradi, Francesco Saverio Brancaccio, Teresa Moscone, Zeno Corradi
Luoghi citati: Milano, Ostiglia, Parma, Serravalle Po
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