Polemiche e lacrime ai David di Martone

Per il regista, trionfo in Campidoglio Per il regista, trionfo in Campidoglio Polemiche e lacrime ai David di Mortone Statuette alla Bonaiuto e alla Luce Premio «miglior attore» dedicato a Troisi Un po' di polemica c'è stata anche riguardo al vincitore del premio, andato a Marcello Mastroianni per «Sostiene Pereira» e ritirato per lui - assente - da Elena Sofia Ricci. Tanti avrebbero preferito vedere sul palco Fabrizio Bentivoglio, indicato come l'attore emergente di quest'anno, un periodo ricco per lui di interpretazioni importanti. Polemico pure Luigi Magni. Quando il conduttore Vincenzo Mollica lo ha chiamato a ritirare il premio per la sceneggiatura di «Nemici d'infanzia», con parole d'elogio per il film, il regista ha risposto: «Peccato che nessuno se ne sia accorto», riferendosi all'insuccesso della pellicola nelle sale. Aurelio De Laurentiis, che ha vinto un David speciale per la distribuzione, ha invece commentato: «Faccio anche il distributore per non farmi distruggere i film dagli altri distributori, ma credo di far bene il lavoro di produttore». E Vittorio Cecchi Gori, premiato come produttore, ha affermato che il nostro cinema, se gli si danno le giuste risorse, può essere «grande e internazionale». Il sindaco Francesco Rutelli, dando il benvenuto in Campidoglio, ha annunciato che quest'anno i film della Mostra di Venezia saranno dati nelle sale romane in contemporanea al Festival. Del «particolare significato della valenza artistica del cinema italiano», del saluto e dell'impegno del Governo a «sostenerlo e a promuoverlo», si è poi fatto portavoce Mario D'Addio, sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega per lo Spettacolo. Una promessa? [cr. e] ROMA. I premi delle emozioni. Le lacrime di Angela Luce, il lunghissimo applauso per Massimo Troisi, le polemiche di Luigi Magni e Aurelio De Laurentiis: gli Oscar italiani, ossia i «David» di Donatello sono stati consegnati ieri a Roma, in Campidoglio, davanti a tutto, o quasi, il cinema italiano. Ha trionfato «L'amore molesto» di Mario Mattone, dopo la delusione del Festival di Cannes. La pellicola tratta dal romanzo della Ferrante, che racconta di una donna che torna nella sua città d'origine, Napoli, per indagare sulla morte della madre, si è portata via la statuetta per la miglior regia e per le sue attrici: Anna Bonaiuto, ripagata per la sconfitta «di misura» in Francia, e Angela Luce. La Luce sul palco ha pianto, troppo commossa per parlare. Solo a fine cerimonia ha detto: «Ho 37 anni di carriera alle spalle e mai come stavolta ho amato il mio personaggio, Amalia. Ho chiesto a Martone di farmi un provino senza impegno, e ottenuta la parte le ho dato anima e corpo. Ho girato con la bronchite addosso, non mi sono risparmiata mai». Per Massimo Troisi c'è stata una «standing ovation» all'americana quando il presidente del David Gian Luigi Rondi ha annunciato che la statuetta per il migliore attore sarà d'ora in poi intitolata alla sua memoria. A fine premiazione, però, c'era chi obiettava che sarebbe stata una buona idea dedicarla piuttosto a un altro grande scomparso di quest'anno, Gian Maria Volontà, giudicato più «attore» di Troisi. Anna Bonaiuto

Luoghi citati: Cannes, Francia, Napoli, Roma, Venezia