Il Belgio snobba il Papa

Il Belgio snobba il Papa Per la cerimonia principale attese non più di 30 mila persone Il Belgio snobba il Papa Metà dei cattolici indifferenti alla visita BRUXELLES DAL NOSTRO INVIATO Quanto è freddino il Belgio! Giovanni Paolo II è arrivato ieri a Bruxelles per un viaggio lampo di 27 ore, incentrato sulla beatificazione di Padre Damiano, un eroe della lotta alla lebbra nel secolo scorso, e ha trovato un'accoglienza certamente non entusiastica, a livello popolare. Già Praga due settimane fa aveva mostrato una sostanziale indifferenza alla presenza del Pontefice; ma questa prima mezza giornata a Bruxelles, complice forse il lungo «weekend» (qui è festa anche lunedì), è apparsa povera di calore. Un'apparente conferma a un sondaggio: il 70% dei cattolici si diceva «indifferente» alla venuta del Papa, che è stato già qui nel 1985. Un anno fa, alla vigilia della visita che Giovanni Paolo II è stato costretto ad annullare per la caduta in bagno, gli indifferenti erano solo il 42%. Un'atmosfera che non risparmia neanche lo zoccolo duro dei cattolici praticanti, dei quali il 57% per cento ha espresso il sentimento di cui sopra: un anno fa, erano il 44%. Un'atmosfera che si percepisce anche nelle strade - striscioni di benvenuto rari o nulli, i manifesti parlano solo di Padre Damiano - e sui giornali. «Le Soir», uno dei quotidiani più importanti e diffusi della capitale, ha ospitato ieri un editoriale in cui si accusava Giovanni Paolo II di essere a capo di «uno de¬ gli ultimi Stati non democratici d'Europa. Uno Stato che non ha aderito alla Convenzione europea di salvaguardia dei diritti dell'uomo, perché la sua Costituzione è incompatibile con le regole democratiche più elementari, senza parlare della sua politica in materia di eguaglianza dei sessi e di rispetto della vita privata». E si rimproverava in maniera implicita alle autorità di accoglierlo nella sua qualità di Capo di Stato. «L'affare Gaillot» è stato un momento di crisi per molti cattolici anche qui in Belgio; l'ha ammesso anche il portavoce della Conferenza episcopale padre Hubert Pirlot, così come le prese di posizione successive in materia di morale sessuale e di eguaglianza fra uomini e donne. «Un certo numero di reazioni di cristiani che si esprimevano sui giornali e sulle riviste dimostrano che c'è un certo disaccordo, o almeno delle riserve». Ma anche se è esclusa la presenza di grandi folle - a Koekelberg, per la beatificazione di Padre Damiano, gli organizzatori non si aspettano più di trentamila persone - la sicurezza è super-allertata. Intanto perché a Bruxelles, mentre Giovanni Paolo II sarà occupato oggi a elevare agli altari Padre Damiano, si aprirà il Congresso mondiale degli atei, che ha luogo ogni anno, la domenica di Pentecoste, in una città diversa. E naturalmente la coincidenza dei due avvenimenti non è un elemento tranquillizzante per i responsabili dell'ordine pubblico in Belgio. Poi c'è Fernandez Krohn, il sacerdote integralista che fu fermato il 13 maggio del 1982, a Fatima, mentre il Papa celebrava una veglia per ringraziare la Madonna di avergli salvato la vita un anno prima. Krohn aveva una baionetta celata sotto la talare, ed era ormai a pochi metri da Giovanni Paolo II, quando fu bloccato e arrestato. Ora vive in Belgio, dopo aver scontato una pena. Terzo pericolo: qualche contestazione, temuta per oggi, da parte dell'«Act Up», «Agisci», i gruppi che seguono e aiutano i malati di Aids, e criticano duramente la Chiesa cattolica per la sua posizione di totale condanna del preservativo. Fra l'altro un'organizzazione belga ha invitato i suoi aderenti e simpatizzanti a bersagliare il corteo papale con preservativi ripieni di panna montata. Una manifestazione verrà fatta dagli indiani Apaches della tribù Dzit Nchaa Si An. Protestante contro la costruzione da parte del Vaticano di un osservatorio astronomico su una delle loro montagne sacre negli Stati Uniti. Ieri Giovanni Paolo II, dopo la visita al Castello Reale, si è recato con Fabiola a pregare sulla tomba di Baldovino, morto nel 1993. Baldovino dette le dimissioni per due giorni, il 4 e 5 aprile 1990, per non firmare la legge approvata dal Parlamento sulla depenalizzazione dell'aborto. Marco Tosatti Giovanni Paolo Il è in Belgio per la beatificazione di padre Damiano, un missionario ed eroe della lotta alla lebbra