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Cronache A lezione prima di nascere Corsi all'Università di Bologna per «creare» bambini intelligenti BOLOGNA. Bambini più precoci e «intelligenti»? Sì, se li mandate a scuola prima della nascita. Già nel ventre della mamma ascoltano le favole, sentono la musica e possono perfino «imparare» un piccolo vocabolario di parole. Un neonato «istruito», che ancor prima di venire al mondo conosce già la fatidica parola: mamma. I futuri genitori possono provare frequentando l'Università prenatale che il professor Carlo Flamigni ha istituito nella prima clinica di ostetricia e ginecologia del Sant'Orsola di Bologna, che dirige da qualche mese. Se l'esperimento della stimolazione prenatale funziona - ma è ancora tutto da valutare - lo sviluppo psicofisico del bambino venuto al mondo migliora e il pargolo potrebbe regalare a mamma e papà la grande gioia di vederlo nascere già con il primo dente. Sembra incredibile che il bambino sia in grado di ricordare ciò che ha vissuto nel ventre della mamma, ma la moderna antropologia prenatale attribuisce una personalità al feto e la capacità di usare i sensi e percepire gli stimoli in modo consapevole e cosciente. Esperienze di questo tipo sono state fatte solo negli Stati Uniti, dove il programma della Prenatal university di California è uno dei più importanti del Paese e il professor Flamigni, uno dei padri della fecondazione artificiale in Italia, vuole verificare quanto c'è di scientifico in queste esperienze, impostando personalmente una ricerca assieme alla sua équipe. «Una volta - spiega Flamigni - il bambino era considerato un essere passivo durante la vita prenatale. L'utilizzo di sofisticate tecnologie ha dimostrato invece che il feto non è un passeggero nel ventre della madre, ma un ospite attivo che dirige l'andamento della gravidanza, percepisce, reagisce e impara dagli stimoli del mondo esterno». Il programma dell'Università prenatale di Bologna comincia alla ventottesima settimana, quando la corteccia cerebrale è abbastanza sviluppata, [m. o.]