Scuola vacanze più corte

10 Invito del ministro Lombardi: le aule riaprano entro il 10 settembre per favorire i corsi di recupero Scuola, vacanze più corte Le «superiori» anticipano il rientro ROMA. Ragazzi, se frequentate le superiori (o vi accingete ad entrarvi col prossimo anno scolastico), mettetevi il cuore in pace: da quest'anno, le vostre vacanze saranno più corte. Giancarlo Lombardi, ministro della Pubblica Istruzione, ha invitato gli uffici scolastici periferici adi anticipare la data d'inizio delle lezioni: si tornerà a scuola già nei primi dieci giorni di settembre, in modo da avere almeno due settimane a disposizione per i corsi di recupero degli allievi deboli in qualche materia e per le attività di accoglienza di tutti gli altri. Un ripasso, si sa, non fa male a nessuno. Toccherà come sempre ai sovraintendenti scolastici decidere la data d'avvio delle lezioni, sentiti i Consigli regionali. Ma, mentre gli alunni di materne, elementari e medie torneranno in classe solo negli ultimi 15 giorni del mese, i loro compagni più grandi dovranno seguire obbligatoriamente le iniziative di sostegno o di «accoglienza». Spiega Ethel Porzio Serravalle, sottosegretario all'Istruzione, che su incarico del ministro ha coordinato la «task force» istituita subito dopo l'insediamento del governo Dini per promuovere e coordinare gli interventi integrativi previsti dall'abolizione degli esami di riparazione: ((Avere a disposizione due settimane, con possibilità di orari molto flessibili, è importante per iniziare bene il nuovo anno. Gli studenti più deboli in qualche disciplina possono usufruire di attività programmate appositamente per loro; gli altri possono ripassare il programma svolto, approfondire alcuni punti, essere orientati ai nuovi impegni». L'obiettivo del provvedimen¬ to, aggiunge, è quello di realizzare di fatto i 200 giorni di lezione previsti dalla legge: «Se durante l'anno scolastico emergerà la necessità di corsi integrativi massicci - sostiene il sottosegretario - i singoli istituti potranno anche sospendere le lezioni per una o due settimane e realizzare le attività di sostegno anche nel corso della mattinata. Non ce la sentiamo più di chiedere a studenti e professori di organizzare corsi di recupero pomeridiani là dove la scuola comprende già 40 ore di frequenza la settimana. Non sarebbe corretto né sul piano logistico, né su quello formativo». Ma la nuova circolare di Lombardi non si ferma qui. Comprende anche un'annotazione che non mancherà di far discutere: il quadro con i risultati degli scrutini finali dovrà indicare le materie per le quali l'alunno è tenuto a seguire, all'inizio delle lezioni del nuovo anno, le attività integrative. Inizialmente, era prevista solo una comunicazione riservata alla famiglia; ora, l'annotazione entra nei tabelloni affissi all'albo della scuola. «La lettera a studenti e genitori verrà mandata - precisa Ethel Serravalle -. Ma abbiamo deciso anche questa seconda strada per evitare che i ragazzi "brucino" alcune materie, abbandonandole per strada con la convinzione che saranno "condonati". Così, invece, eventuali forme di disimpegno diventerebbero di pubblico dominio. Sarà un disincctivo...». Il ministro Lombardi è convinto: «Le soluzioni individuate dalla "task force" potranno consentire il superamento, almeno in parte, delle difficoltà incontrate in questo primo passaggio dopo l'abolizione degli esami di riparazione. Lo scopo è quello di migliorare il livello qualitativo ed educativo della scuola, avviare alcune esperienze di didattica differenziata e sperimentare un primo spazio di autonomia dei singoli istituti». Intanto, il decreto D'Onofrio del luglio scorso che ha abolito gli esami di settembre non è ancora diventato legge. E' stato reiterato cinque volte dal governo e aspetta il sì di Montecitorio. Mario Tortello E nei «tabelloni» saranno indicate le materie da studiare meglio Vacanze più corte nelle scuole superiori. A sinistra il dottor Flamigni

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