Muore a 81 anni l'autrice dei falsi diari di Mussolini

Muore a 81 anni Fautrice dei falsi diari di Mussolini Vercelli: Amelia Panvini Rosati viveva sola Muore a 81 anni Fautrice dei falsi diari di Mussolini Nel '57fu protagonista con la madre del clamoroso bluff internazionale VERCELLI. Amelia Panvini Rosati, l'autrice dei diari «apocrifi» di Mussolini è morta ieri, in solitudine, a Vercelli. Aveva 81 anni. Nel 1957, il suo nome, e quello della madre, Rosetta Prelli, riempirono le prime pagine di tutti i giornali italiani: nel primo agosto di quell'anno, il Sifar (il vecchio controspionaggio) scoprì nella loro casa, in via Foà, quaranta agende rilegate in marocchino rosso scritte a mano con una calligrafia fittissima, molto simile a quella di Mussolini. Rosetta Prelli, che era vedova di un commissario di pubblica sicurezza, disse che le agende erano state date in consegna al marito dal ministro degli Interni del duce, Zerbino. Erano «il memoriale» di Mussolini. Scoppiò un caso clamoroso, anche perchè Rosetta e Amelia Panvini avevano venduto alcuni fascicoli del presunto carteggio del duce all'allora segretario del msi di Novara per una cifra altissima, per l'epoca, 9 milioni e mezzo. Un'altra parte delle agende, avrebbe poi ricordato Amelia Panvini, era finita al «Sunday Times», ma a lei non vennero in tasca che cinque milioni. Sulla veridicità dei diari venne però aperta un'inchiesta giudiziaria che si concluse con la condanna delle due donne per truffa e falso. Ma anche dopo la sentenza del Tribunale, ancora in tempi recenti, Amelia Panvini Rosati ha sempre sostenuto che i diari erano autentici e che lei e la madre si erano limitate a ricopiare, sulle agende, le memorie «vere» del capo del fascismo. E proprio l'anno scorso addirittura Denis Mack Smith, sceso in campo ad attestare l'autenticità di scritti del duce trovati a Londra, aveva dichiarato, per inciso, che anche quelli di Vercelli potevano essere veri. «Una bella soddisfazione morale», aveva dichiarato Amelia Panvini. Da anni, l'anzianaviveva occupandosi dei suoi gatti, e di null'altro: era arrivata al punto di custodire cento felini in casa. [e. d. m,] Amelia Panvini Rosati, scrìsse i falsi diari di Mussolini. E' morta a Vercelli

Luoghi citati: Londra, Novara, Vercelli