Liberarsi da una parola chiamata «dipendenza»

Liberarsi da una parola chiamata «dipendenza» Corsi e conferenze per l'armonia psicofìsica Liberarsi da una parola chiamata «dipendenza» Bando agli imperativi. Emanciparsi dalle false necessità e dai modelli imposti, per esprimere al meglio se stessi. Sono intitolate alla Dipendenza, le prossime attività del Centro Anemos di corso Rosselli 105/7 (telefono 011/319.42.74), che propone sul tema, corsi, conferenze e serate da domani. Programma in sintonia con i «metodi di armonizzazione psicofisica» praticati nel centro (nato tre anni fa), attraverso discipline come Vivation, Reverie, Rebirthing e Channelling. Tecniche vecchie e nuove, orientali (tra le altre, il Reiki) ed occidentali, a un passo dalla medicina o dalla psicoanalisi, per esplorare l'esistenza psicofisica e le suo eventuali disfunzioni. «Il punto di partenza spiegano i responsabili - è un insieme di metodologie che affrontano un malessere considerandolo come manifestazione di conflitti interiori e stress emozionali». Fra le fonti di disagio individuate, la dipendenza appunto (spesso assunta come inconsapevole modello di vita): da un presunto destino, da rapporti obbliganti, da un'abitudine. «Quello di debellarla è un compito reso arduo dalle persone che si possono avvantaggiare della sudditanza psicologica altrui». La battaglia per l'«indipendenza» personale comincia, secondo Anemos, con un corso di 10 incontri su «Come trasformare la propria vita» (dal 1" giugno alle 18, costa 300 mila lire). Sempre domani alle 20,45, Gian Gherardo Russo Frattasi e Vanna Capella parleranno di «Armonia e sesso nella coppia». «Anche in questo ambito si accumulano paure, crediti morali e cose non dette, che possono annullare gli effetti dell'amore». Altri incontri su «Dimagrire senza diete» e «Dipendenza dal trauma natale». Isi. fr.l

Persone citate: Gian Gherardo Russo Frattasi, Vanna Capella