Un medico italiano prigioniero in Sudan

Un medico italiano prigioniero in Sudan KHARTOUM Nella zona dell'Alto Nilo si combattono governativi (musulmani) e ribelli cristiano-animisti Un medico italiano prigioniero in Sudan Portava aiuti alle popolazioni in guerra, non si sa chi l'abbia preso Un medico italiano e scomparso da tre giorni in Sudan. E' stato preso in ostaggio con un collega sudanese a Pariang nell'Alto Nilo, mille chilometri a Nord del confine con il Kenya, da giorni teatro di combattimenti fra truppe governative e ribelli dello Spia, l'esercito popolare di liberazioni! sudanesi.' La Farnesina non ha ancora hiarito a quale delle due fazioni debba e:,;ere attribuito il rapimento: l'ostaggio italiano, Giuseppe Mio di 57 anni, e tra i soci fondatori del Comitato di collaborazione medica, un'organizzazione umanitaria non governativa di Torino, da vent'anni impegnata a pillare aiuti sanitari ai Paesi in guerra. li. Sudan la guerra infuria da 12 ami,. Nonostante sia in vigore un cessale-il-fuoco proclamato sia dal governo che dalle fazioni ribelli. nell'Alto Nilo continuano gli si ontri: lo Spia lotta per l'autonomia delle province meridionali (a maggioranza nera e cristiano-ani¬ mista) dal governo (espressione della maggioranza arabo-musulmana del Nord). Giuseppe Meo, special.sta in Medicina d'urgenza e malattie tropicali, vive a Torino, ed e aiuto di Chirurgia all'ospedale di Cuneo. Ha lasciato l'Italia lunedi scorso; da Nairobi si è spostato al campo base di Lokichokyo, in prossimità del confine tra Kenya e Sudan, ed è arrivato a Pariang giovedì, dov'è sparito con il collega llashim Ziada. La notizia del sequestro e rimbalzata in Italia da Nairobi, dove i missionari comboniani sono impegnati in progetti umanitari in collaborazione con l'Ong di Meo. L'allarme e partito dal missionario Renalo Kizito Sesana: «Lunedi mattina avevo appuntamento con Meo e Ziada a Pariang. Dovevamo fare un sopralluogo in una zona dove e prevista l'apertura di un centro sanitario. Quando sono atj temilo, mi hanno detto che erano I slati rapiti». Vincenzo Petrone, capo dell'U- i nità di crisi della Farnesina: «Meo . e Ziada sono arrivati con un aereo i carico di medicinali. A Pariang era appena finita una scaramuccia tra governativi e ribelli per il controll lo dell'aeroporto: le forze che in ; quel momento lo controllavano i non si sa se ribelli o militari di I Khartoum - hanno imposto al co! mandante dell'aereo, che doveva i riaccompagnare i due medici a Lokichokyo, di partire senza di loro. | Sono invece saliti a bordo alcuni feriti, portati a Lokichokyo per essere curati». L'Unita di crisi e stai la allertata ieri all'alba dalle am! basciate italiane a Nairobi e Khartoum: «I governativi - dice ancora Petrone - potrebbero aver trattenuto i medici semplicemente perché servono soccorsi in quella ; zona». Il racconto di padre Sesana fa! rebbe suppone che l'aeroporto di \ Pariang sia ora in mano ai ribelli: «Quando siamo atterrati a Pariang, non ci siamo resi conto di quanto stava accadendo. Un uffi¬ ciale dello Spia ci ha detto che il professor Meo aveva rinviato l'appuntamento, Poi abbiamo saputo che lo Spia aveva riconquistato poco prima la pista». Neppure il comandante dell'aereo di Meo ha saputo precisare chi abbia sequestrato i due medici. Ma insieme a loro sarebbe scomparso anche un ufficiale dei ribelli: particolare che, se confermato, farebbe pensare che siano in mano ai governativi di Khartoum La zona del sequestro non rientra tra quelle comprese nell'accordo tra Onu e governo sudanese per le operazioni di soccorso alle popolazioni colpite dalla guerra. «Però - ha spiegato padre Sesana - proprio li sono indispensabili gli aiuti. La gente vive in condizioni impossibili». In strada delle Terrazze 63 a Torino, dove Giuseppe Meo abita con la moglie e i figli Alberto (28 anni) e Daniela (di 23), si vivono ore d'angoscia. «Mio padre - dice Alberto - è un volontario da sempre. Se e ostaggio dello Spia si tra'- | ta certo di un'azione dimostrativa, per far pressione sugli organismi I internazionali». Duello del medico torinese è il | secondo sequestro nel Sudan me- | ridionale ai danni di soccorritori dall'inizio di maggio: il 7 sono stati rapiti dai ribelli l'italiano Mirko Pizzuto e il filippino Ramiro Delos Santos. Giovanna Favro Il rapito, dottor Giuseppe Meo